Cronaca
Foibe: Pigliucci, ricucire pagine strappate storia nazionale (2)
(Adnkronos) - Quello di "restituire piena dignità non soltanto alle tragedie ma all'intera, complessa storia degli italiani in Istria, nel Quarnaro e in Dalmazia". "Bisogna - ha continuato Piglucci - sgomberare definitivamente il campo dalla sensazione di imbarazzo di quanti ancora tendono a ritenere la presenza italiana nell'Adriatico orientale una presenza allogena, di stampo quasi coloniale, e raccontare invece, senza vergogna, come gli italiani abbiano abitato quelle terre ininterrottamente da duemila anni, in una convivenza quasi pacifica con gli sloveni e i croati". "Bisogna raccontare - ha rilevato ancora il presidente - come quelle terre siano ancora oggi abitate da italiani" per "restituire dignità alla storia del popolo giuliano dalmata" definito da Indro Montanelli "due volte italiano". Eppure l'Italia, ha osservato Pigliucci, "ha fatto dei giuliani il proprio capro espiatorio, evitando così di affrontare realmente la responsabilità di una guerra tragica e devastante". Riflettere oggi sulla presenza di nostri connazionali in quelle terre "significa anche saper cogliere le opportunità che possono rappresentare nella costruzione di una Europa senza più confini". Opportunità e "valore aggiunto" che gli stessi croati hanno riconosciuto visto il "processo di inclusione e di tutela della specificità della cultura italiana avviato negli ultimi anni". "Sarebbe dunque paradossale - ha sottolineato Pigliucci - che l'Italia non fosse pronta a rispondere a questa opportunità perché troppo impantanata nella incapacità di leggere la propria storia come storia di tutti e non soltanto di una parte". Anche per questo, a dieci anni di distanza dall'approvazione della legge 92 del 30 marzo 2004 con la quale il Parlamento italiano istituì il Giorno del Ricordo, con il fine di conservare e rinnovare la memoria della tragedia degli italiani e di tutte le vittime delle foibe, "possiamo sperare che questa ricorrenza abbia ancora un ruolo da esercitare". "La nazione, come l'individuo - ha concluso il presidente Piglucci citando Ernest Renan - è il punto di arrivo di un lungo passato di sforzi, sacrifici, dedizione. L'esistenza di un Giorno del Ricordo dei sacrifici compiuti insieme, può essere il punto di partenza per la costruzione di una vera nazione europea fondata sulla solidarietà, sul rispetto della storia di ciascuno, sul riconoscimento delle reciproche identità".