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Mafia: boss Graviano, 'Io voglio rispondere perché ho la coscienza pulita'

AdnKronos

Reggio Calabria, 21 feb. (Adnkronos) - "Io voglio rispondere perché ho la coscienza pulita". Così il boss mafioso Giuseppe Graviano al processo sulla 'ndrangheta stragista di Reggio Calabria, dove è imputato per l'omicidio di due carabinieri. Il problema, anche in questa udienza, è l'impossibilità del capomafia di Brancaccio di potere ascoltare alcuni file audio di intercettazioni con il boss Umberto Adinolfi. "Non si è mai sottratto a nessuna domanda", dice l'avvocato di Graviano, Giuseppe Aloisio. "Martedì scorso - dice Graviano rivolgendosi alla Presidente della Corte d'Assise di Reggio Calabria - mi è stato consegnato solo un dischetto del 26 aprile 2016". Nelle scorse udienze il problema era già stato evidenziato per la mancanza di un lettore cd adeguato. E il Procuratore aggiunto Giuseppe Lombardo sbotta: "Non possiamo continuare con questo balletto". Si tratta di 32 intercettazioni tra Graviano e Adinfoli. Il legale di Graviano si è in un primo momento rifiutato di condurre l'interrogatorio "se prima il signor Graviano non potrà approfondire alcuni documenti che non gli sono stati consegnati". Poi, invece ha annunciato che farà l'esame "riservandosi di rispondere si alcune domande". Dopo toccherà alla parti civili, rappresentate dall'avvocato Antonio Ingroia, l'ex Procuratore aggiunto di Palermo, oggi legale.