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Mafia Trattativa: Davigo,'Sica sbagliò a prendere impronte giudice Di Pisa, erano inutilizzabili' (2)

AdnKronos

(Adnkronos) - ​Ma cosa c'era scritto in quelle lettere? Che uno dei primi e più importanti pentiti di mafia, Salvatore Contorno, detto Totuccio, guardiaspalle del boss della mafia perdente Stefano Bontade, arrestato nel 1982 e, dopo le sue confessioni, rifugiatosi negli Stati Uniti, è improvvisamente rientrato in Italia per fare strage dei suoi nemici di sempre, i corleonesi di Totò Riina. Contorno, secondo le lettere del "Corvo", non sarebbe, però, tornato spontaneamente, bensì in pieno accordo con la polizia italiana e con l'avallo dei più importanti magistrati siciliani che, cosi facendo, gli avrebbero armato la mano, trasformandolo in un killer di Stato. Un ex magistrato, cioè Domenico Sica, diventato Alto commissario antimafia con la qualifica di Prefetto, decise autonomamente di aprire un'inchiesta sull'autore di quelle lettere anonime. Secondo gli esperti del Sismi una delle impronte carpite a Di Pisa sarebbe stata “sovrapponibile” a quella rilevata sulla busta di una lettera anonima della magistratura. Solo dopo oltre 4 anni, nel dicembre 1993, il giudice Alberto Di Pisa è stato assolto dalla Corte d'Appello di Caltanissetta per non aver commesso il fatto. Davigo dice di essere "critico" sulla scelta di Francesco DI Maggio di fare parte dell'Alto Commissariato di Sica.