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Migranti: Tribunale ministri, 'Salvini consapevole di comprimere diritti persone soccorse'

AdnKronos

Palermo, 4 feb. (Adnkronos) - L'ex ministro dell’Interno Matteo Salvini, nell'agosto 2019, "era pienamente consapevole di come il proprio rifiuto di concedere alla Open Arms un Pos (porto sicuro ndr) sulle coste italiane incidesse, comprimendoli, sugli interessi e i diritti fondamentali delle persone soccorse". E' quanto scrivono le tre giudici del Tribunale dei ministri di Palermo nella richiesta di autorizzazione a procedere inviata al Senato per sequestro di persona e rifiuto di atti di ufficio. "Vale la pena di ricordare come le autorità ministeriali coinvolte erano perfettamente a conoscenza e non hanno mai posto in dubbio che all’origine della intera vicenda vi fossero episodi di soccorso in mare di persone in situazione di difficoltà, tanto che lo stesso decreto interministeriale del 1° agosto 2019 assume tale dato di fatto tra le sue premesse, affermando che si era avuto un soccorso di natante 'in distress' - dicono i magistrati nel provvedimento- Inoltre, la presenza a bordo di minori, di soggetti che intendevano avanzare richiesta di asilo e, più in generale, il progressivo peggioramento delle condizioni psicofisiche delle persone trasportate erano circostanze puntualmente portate, in tempo reale, a conoscenza del Ministro, per il tramite di Imrcc che trasmetteva ogni notizia all’Ufficio di Gabinetto".