cronaca
Migranti: Fondazione Moressa, stranieri in Europa sotto l'8 p.c. della popolazione
Venezia, 3 feb. (Adnkronos) - Le previsioni demografiche mondiali raccontano di una continua crescita della popolazione africana (che nel 2050 rappresenterà oltre un quarto della popolazione mondiale) e di un progressivo calo di quella europea, che vive un periodo di bassa natalità e allungamento della speranza di vita (nel 2050 sarà appena il 7% del totale mondiale). Tuttavia, i dati analizzati consentono di affermare che le migrazioni non riguardano solo i flussi Africa-Europa, ma seguono traiettorie ben più complesse e, nella maggioranza dei casi, riguardano Paesi della stessa regione, spiega in una nota la Fondazione Moressa. La situazione sugli sbarchi nei paesi del Mediterraneo. Il 2019 è l’anno che registra il numero minore di arrivi nel Mediterraneo: dopo il milione di profughi del 2015 (entrati in Europa nell’83% dei casi dalla Grecia) gli arrivi hanno iniziato a diminuire arrivando a 125 mila. In Italia l’anno con il maggior numero di sbarchi è stato il 2016 (181 mila), mentre da luglio 20171 gli sbarchi nel nostro Paese decrescono, arrivando agli 11 mila attuali. Oggi il paese di ingresso principale è la Grecia. Gli arrivi si sono poi tramutati in richieste d’asilo: dal 2015 al 2018 sono state effettuate in Europa quasi 4 milioni di richieste d’asilo, un milione e mezzo nella sola Germania, 384 mila in Italia. Numeri importanti, ma nettamente inferiori ai 71 milioni di profughi mondiali. Dove sono i 71 milioni di profughi. La migrazione non segue necessariamente una rotta Sud-Nord, ma generalmente si realizza tra paesi vicini, nella stessa regione geografica. Questo è ancor più vero per le migrazioni forzate (c.d. profughi) che sono stimabili in 71 milioni: il 58% dei profughi nel mondo è ancora all’interno del Paese d’origine (sfollati interni), mentre i principali Paesi di accoglienza sono Turchia, Pakistan e Uganda. Nella maggior parte dei casi si tratta di siriani (6,7 milioni), afgani (2,7 milioni) e profughi del Sud Sudan (2,3 milioni).