cronaca

Lombardia: in Consiglio Regione legge elettorale e fusione Comuni

AdnKronos

Milano, 17 dic. (Adnkronos) - Dopo l’approvazione del bilancio, i lavori del Consiglio regionale della Lombardia sono proseguiti con la discussione e la votazione di tre documenti e due mozioni urgenti. Approvato a maggioranza l’atto amministrativo “Promozione, congiuntamente agli altri Consigli regionali promotori della iniziativa referendaria avente ad oggetto 'Abrogazione delle disposizioni sull'attribuzione dei seggi con metodo proporzionale in collegi plurinominali nelle elezioni della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica', di conflitto di attribuzione ai sensi della Legge 11 marzo 1953, n. 87 'Norme sulla Costituzione e sul funzionamento della Corte Costituzionale' nei confronti del Parlamento della Repubblica”. Il 25 novembre scorso il Consiglio regionale lombardo (come altre sette Assemblee legislative regionali), ha promosso un referendum abrogativo della quota proporzionale per l’elezione dei due rami del Parlamento. La Corte di Cassazione ha dichiarato conforme alla legge la richiesta e il Presidente della Corte Costituzionale ha fissato per il prossimo 15 gennaio la Camera di Consiglio per la discussione sull’ammissibilità del referendum. Il provvedimento approvato oggi, che ha un profilo estremamente tecnico, ha spiegato la relatrice Alessandra Cappellari (Lega), “intende sollevare davanti alla Corte Costituzionale, prima del giudizio della Corte stessa sull’ammissibilità o meno referendum sulla legge elettorale, un conflitto di attribuzioni tra poteri dello Stato, nello specifico con la Camera e il Senato”. Tale procedura, viene specificato nel testo, “permetterebbe di ammettere la sospensione degli effetti del referendum, un passaggio che consentirebbe al Parlamento di correggere la legge elettorale qualora il referendum venisse dichiarato ammissibile, salvaguardando così la volontà popolare”. Forte contrarietà, “nel metodo e nel merito”, è stata espressa dai gruppi di opposizione, in particolare Partito Democratico e Movimento 5 Stelle.