cronaca

Voglia di 'ritocco' non conosce crisi, boom per seno e sguardo

AdnKronos

Roma, 2 dic. (Adnkronos Salute) - La voglia di ritocco non conosce crisi. Nel 2018 sono state eseguite complessivamente circa 1.009.200 procedure estetiche, ovvero il 7% in più rispetto a quelle registrate da Isaps (International Society for Aesthetic and Plastic Surgery) nel 2016 (in totale 938.000), a conferma di un trend di crescita "rimasto pressoché costante negli ultimi cinque anni". A variare un po' è la classifica degli interventi più gettonati: al primo posto resta 'regina' la mastoplastica additiva, seguita da blefaroplastica e liposuzione. La fotografia arriva da una survey realizzata dall'Associazione italiana chirurghi plastici estetici (Aicpe) tra i propri soci, che ha permesso un'elaborazione relativa ai dati 2018 su procedure di chirurgia plastica e medicina estetica in Italia. Il confronto con i dati del 2016 pubblicati da Isaps permette di delineare alcune tendenze del settore. Ebbene, sul totale delle procedure analizzate, le pratiche di tipo chirurgico sono state il 31,8% (pari a 320.510), in linea con il 2016. I trattamenti non chirurgici invece (il 68,2% del totale) sono aumentati dell’8%, con 688.690 procedure nel 2018, contro le 633.000 rilevate due anni prima. "Nel nostro Paese - spiega l'Adnkronos Salute Pierfrancesco Cirillo, chirurgo plastico e presidente di Aicpe - c'è un grande interesse per le tecniche mininvasive, in particolare per il viso. Il ritocco estetico non conosce crisi, nemmeno nei momenti di difficoltà economiche o sociali. E colpisce il fatto che, in questi anni, la forbice dei pazienti si è allargata: vediamo in studio tante 18enni ma anche tante 70enni, complici anche l'effetto di social e influencer". Tornando alla classifica, al primo posto tra gli interventi di chirurgia plastica a fini estetici si conferma per il secondo anno la mastoplastica additiva: 52.600 le operazioni per aumentare il seno nel 2018, con un incremento rispetto al 2016 del 9%. Il secondo intervento più richiesto, da uomini e donne, è la blefaroplastica: +21% in due anni, con 51.000 interventi nel 2018. Al terzo posto c'è la liposuzione, con 45.600 pratiche stimate, in diminuzione però dell'11% rispetto al dato 2016. Mentre in quarta posizione troviamo il lipofilling del volto (24.300, +5%) e a seguire l'addominoplastica, con 21.800 interventi rilevati nel 2018, il 21% in più rispetto al 2016. La rinoplastica rimane infine il ritocco più richiesto dagli uomini - al sesto posto in termini numerici - benché in diminuzione rispetto al dato precedente (20.560 interventi nel 2018, - 33% rispetto al 2016). "Qui occorre una precisazione: la rinoplastica si può effettuare anche da specialisti otorino e maxillofacciali, dunque con probabilità il totale di questi interventi è numericamente superiore rispetto alle richieste ai chirurghi plastici, ma quello che emerge è il trend: indice di una grande attenzione a seno e sguardo". In crescita anche "i trattamenti del lato B - sottolinea Cirillo - che si possono realizzare con protesi, da ripetere dopo 5-10 anni, ma anche con grasso (che però tende a riassorbirsi, inoltre c'è un alert sulle infiltrazioni di grasso se si iniettano grandi quantità) e infiltrazioni di acido ialuronico, adatto però solo per piccoli volumi". Quanto alla medicina estetica, l'Osservatorio Aicpe segnala un deciso aumento. Le sostanze iniettabili, utilizzate principalmente per il ringiovanimento del volto, segnano un +6%: il dato 2018 si aggira intorno ai 545.850 trattamenti (contro i 512.000 del 2016), con netta prevalenza di utilizzo della tossina botulinica (272.600 pratiche) e dell'acido ialuronico (250.400). A registrare una crescita decisamente più rilevante, continua il report, sono tutte quelle pratiche estetiche realizzate nello studio medico con l’utilizzo di tecnologie. Il totale dei trattamenti con apparecchiature biomedicali stimato dall'Osservatorio Aicpe per il 2018 è salito a 116.540, con un incremento vicino al 73%. Forte aumento poi (+80%) della richiesta di trattamenti di epilazione definitiva realizzata con tecnologie come laser e luce pulsata (32.520 i trattamenti nel 2018), seguita in termini numerici dai peeling chimici (26.300, -2%) e dai trattamenti per contrastare la cellulite (23.340, +21%). Boom anche per la riduzione del grasso (13.240, +120%) e la contrazione cutanea non chirurgica, realizzata per esempio con le radiofrequenze (13.650, +100%). La raccomandazione ai pazienti "è quella di fare una scelta consapevole - conclude Cirillo - senza basarsi sul prezzo ma piuttosto sulla professionalità del chirurgo plastico: assicuratevi di essere nelle mani di uno specialista, e di aver avuto informazioni complete". E' il modo migliore per non restare delusi.