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Mafia: pm Cardella, 'nel '93 non puntavamo su collaborazione Scarantino'

AdnKronos

Caltanissetta, 29 nov. (Adnkronos) - Alla fine del 1993 la Procura di Caltanissetta "non puntava sulla collaborazione di Vincenzo Scarantino", l'ex 'picciotto' della Guadagna che dopo appena sei mesi decise, invece, di iniziare a collaborare con i magistrati raccontando fatti sulla strage di via D'Amelio che poi si rivelarono false. A spiegarlo in aula è il procuratore generale di Perugia Fausto Cardella, deponendo come testo al processo sul depistaggio sulla strage di via D'Amelio. "Nel dicembre del 1993 andai a fare un colloquio investigativo con Scarantino che era detenuto a Novara- dice Cardella rispondendo alle domande del Procuratore aggiunto Gabriele Paci - forse dopo l'interrogatorio di Candura. E ne riportai una impressione un po' così. Anche la sua disponibilità a rispondere alle domande era poco più che formale. Tra l'altro si esprimeva in modo particolare ed era difficile persino comprenderlo". Alla domanda secca del pm che gli chiede se i pm puntassero sulla collaborazione di Scarantino, Cardella replica altrettanto seccamente "No". "Questa posizione di Scarantino così irriducibile di chiusura sena nessuna forma non fu presa in considerazione l'ipotesi che potesse collaborare o che si potessere fare delle 'avance', per così dire".