cronaca

Dalla tv al web, al via prima campagna contro la meningite B

AdnKronos

Roma, 26 nov. (Adnkronos Salute) - Dalla tv fino ai social network, passando per i quotidiani, per informare sui rischi della meningite B, malattia che colpisce soprattutto i piccoli sotto l'anno di età con conseguenze drammatiche, e non risparmia i grandi. Ma contro la quale oggi è disponibile un vaccino. E' appena partita la campagna europea di sensibilizzazione sul meningococco B 'MissingB', sostenuta su scala mondiale da Gsk e che vede il nostro Paese in prima linea. Già da domenica è in onda uno spot tv che sarà seguito, nei prossimi giorni, da una campagna social sul web. Se ne è parlato oggi a Roma in un incontro dedicato al lancio dell'iniziativa. Protagonisti dello spot i bambini: Sa(b)rina, Isa(b)ella e Ro(b)erto, ripresi durante scene di vita quotidiana felice che potrebbero essere interrotte a causa della malattia. Nel video la voce fuori campo ricorda che bisogna verificare di aver ricevuto una completa vaccinazione dalla meningite, quindi non solo dai ceppi A, C, W e Y, ma anche dal MenB di cui molte persone non conoscono l'esistenza e il pericolo che rappresenta. L'obiettivo è ricordare quanto previsto dal Piano nazionale di prevenzione vaccinale e quanto riporta il board del Calendario per la vita: "La vaccinazione contro il meningococco B rappresenta una necessità epidemiologica, ma anche etica e comunicativa, non eludibile". L'intera iniziativa è realizzata con l'autorizzazione del ministero della Salute e il patrocinio di Comitato nazionale contro la meningite (Liberi dalla meningite), Sip (Società italiana di pediatria), Siti (Società italiana di igiene, medicina preventiva e sanità pubblica), Fimp (Federazione italiana medici pediatri), Fimmg (Federazione italiana medici di medicina generale) e Wfpha (World Federation of Public Health Associations). 'MissingB' è una campagna "garbata e delicata - ha spiegato nel corso dell'incontro a Roma Francesco Angelillo, presidente della Siti - seppure riguarda una patologia grave. Comunicare nel modo giusto è importante, perché l'aggressività comunicativa può essere controproducente. Ed è importante che i genitori sappiano di avere la possibilità di proteggere i figli. Non è accettabile che ancora oggi dobbiamo sentire storie di bambini che si ammalano e muoiono quando abbiamo un vaccino. Non è accettabile che non ci sia un'informazione corretta. Non è accettabile che ci siano persone che possono dire 'io non lo sapevo'". Il presidente della Fimp, Paolo Biasci, ha sottolineato che "fortunatamente i numeri della malattia sono esigui. Ma l'informazione è fondamentale, come lo è rendere la vaccinazione più accessibile. E in questo la strada maestra è la vaccinazione nello studio del pediatra. Nelle regioni dove questo è previsto, come la Toscana, le coperture sono notevolmente aumentate". Mentre Alberto Villani, presidente Sip, ha sottolineato l'impegno dei pediatri nel promuovere la vaccinazione contro la meningite B e le altre vaccinazioni: "Abbiamo stampato 50 mila opuscoli informativi sul tema da distribuire nelle maternità di tutta Italia e continueremo a sostenere le iniziative utili a migliorare le coperture".