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Ragusa: Gdf sequestra oltre 3,5 milioni di articoli contraffatti e insicuri

AdnKronos

Palermo, 26 nov. (Adnkronos) - Le Fiamme Gialle di Ragusa hanno sequestrato oltre 3,5 milioni di articoli di merce contraffatta e non sicura che stava per essere immessa sul mercato siciliano. Si tratta di uno dei più ingenti sequestri operati nella Regione negli ultimi anni. Sono infatti oltre 3 milioni e mezzo gli articoli rinvenuti dalla Guardia di Finanza dopo un’intensa attività di polizia giudiziaria che ha visto impegnate numerose pattuglie tra Pozzallo e Misterbianco (Catania), dove è stato individuato il deposito di stoccaggio della merce. Giocattoli contraffatti, riproducenti alcuni dei personaggi più popolari tra i bambini (Avengers, Pjmasks, Fortnite ed altri), articoli per la casa ed apparecchiature elettroniche prive dei requisiti minimi di sicurezza erano pronti ad essere distribuiti in occasione delle ormai prossime festività natalizie, creando, oltre ad una situazione di potenziale pericolo, un notevole danno al mercato legale. L’attività trae origine da un servizio effettuato, in data 22 ottobre u.s., presso il Porto di Pozzallo nell’ambito dei potenziati servizi di vigilanza volti all’esecuzione di specifici e mirati controlli all’interno dell’area portuale. Nell’occasione, i militari della Tenenza Pozzallo, unitamente a Funzionari dell’Agenzia delle Dogane, hanno fermato un autoarticolato appena sbarcato dal catamarano proveniente da Malta, rinvenendo al suo interno oltre 430 mila articoli tra merce contraffatta e giocattoli recanti marchi mendaci, non conformi ai requisiti essenziali di sicurezza. L’analisi della documentazione di accompagnamento della merce permetteva di accertare che il carico, proveniente dalla Cina, aveva “fatto dogana” per essere immesso sul territorio comunitario a Malta e da lì spedito verso l’Italia dove era destinato ad un’attività commerciale di vendita all’ingrosso di casalinghi e accessori, localizzata all’interno del polo commerciale di Misterbianco e gestita da un soggetto di etnia cinese. Mentre i finanzieri di Pozzallo, unitamente ai funzionari doganali, procedevano al sequestro del carico e del mezzo utilizzato per il trasporto, un’aliquota composta da militari del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Ragusa e degli altri Reparti della Provincia si dirigeva nel luogo di dichiarato destino della merce per individuare il deposito ed effettuare un approfondito controllo. All’atto dell’accesso in quella che dall’esterno sembrava una normale attività commerciale, i finanzieri si sono ritrovati di fronte una realtà ben diversa. Mimetizzati in mezzo ad altri numerosi capannoni, vi erano infatti tre depositi, per una superfice di migliaia di metri quadrati, stracolmi di cartoni e merce stipata in ogni angolo, di cui una parte appariva della stessa tipologia rinvenuta a bordo dell’autoarticolato fermato al porto di Pozzallo.