sicilia
Palermo: Lega denuncia, ‘nostra consigliera cacciata da Consiglio circoscrizione’
Palermo, 25 nov.(Adnkronos) - Una consigliera di circoscrizione della Lega ‘cacciata’ durante una seduta del Consiglio della I circoscrizione di Palermo. A denunciarlo sono Igor Gelarda, responsabile Enti locali del Carroccio in Sicilia e capogruppo del partito a Sala delle Lapidi, e Antonio Triolo, commissario provinciale della Lega di Palermo, che puntano il dito contro "i toni e i metodi inaccettabili usati". La consigliera sarebbe stata allontanata "in malo modo" durante il consiglio dello scorso 11 novembre quando avrebbe espresso solidarietà allo stesso Gelarda, protagonista di un duro scontro verbale con l’ex no global Luca Casarini durante la seduta pubblica del Consiglio della I Circoscrizione, a Villa Garibaldi, per esprimere solidarietà al cittadino tedesco picchiato e ridotto in fin di vita da un giovane per aver chiesto alla madre dell’aggressore di non entrare con l’auto in un’isola pedonale. Il Consiglio ‘incriminato’ si è tenuto in piazza Giulio Cesare, presieduto da Massimo Castiglia. La consigliera Maria Pitarresi è intervenuta per protestare "rispetto alla gestione", sempre del presidente Castiglia, "del precedente Consiglio di Villa Garibaldi". "A quel punto - racconta Pitarresi - il presidente ha accusato la Lega di aver voluto strumentalizzare l’incontro e alle mie lamentele rispetto a tale ricostruzione per tutta risposta il presidente mi ammoniva, intimandomi di uscire dall’aula". Quindi "per evitare che la situazione degenerasse", la consigliera è effettivamente uscita dall’aula. Ma quando ha provato a rientrare sarebbe stata cacciata. "Il presidente mi ha impedito di sedermi al mio posto - racconta -, intimandomi con tono deciso di uscire. Non mi ha autorizzato a rimanere in Aula, senza peraltro chiarire il motivo di tale gesto illegittimo". A quel punto la consigliera ha abbandonato l’aula. "Abbiamo informato la Digos e il segretario generale del Comune - spiega Gelarda - perché assuma provvedimenti rispetto a un comportamento inaccettabile e illegittimo che ha impedito l’esercizio di una pubblica funzione a un esponente della Lega che riveste un ruolo istituzionale". "Questi atteggiamenti – concludono Triolo e Gelarda - sono l’espressione di un modo di intendere la politica illiberale e totalitario che non ci appartiene. Il Presidente Castiglia probabilmente pensa che le sedi istituzionali funzionino come i centri sociali da cui proviene e che coccola costantemente".