sicilia
Messina: imprenditore vittima di usura denuncia i suoi aguzzini, due arresti (2)
(Adnkronos) - Calabrò, "con atteggiamento di assoluta prepotenza, si è più volte presentato presso il magazzino dell’imprenditore, impossessandosi, gratuitamente, di calzature e articoli di abbigliamento per un valore complessivo di 30.000 euro". In un’altra circostanza, invece, l’usuraio ha addirittura costretto la vittima a cedere un notevole quantitativo di merce, 260 paia di scarpe, ad un negoziante messinese, per poi intascare interamente il ricavato della vendita pari a 6.000 euro. Ai soprusi hanno fatto da corollario le continue minacce, compiute anche con una pistola, le ingiurie, i pedinamenti, il danneggiamento dell’autovettura, nonché le frequenti aggressioni fisiche, culminate nell’episodio in cui, al termine di un inseguimento, il Calabrò ha inflitto alla vittima, terrorizzata, una violenta testata al volto. Tutto questo per annichilire l’imprenditore ed indurlo a non denunciare i fatti. Tra la fine del 2018 e l’inizio del 2019, ancora, altri due gravissimi episodi hanno visto coinvolto anche un secondo imprenditore, anch’egli commerciante, il quale aveva consegnato alla vittima un assegno postdatato di cui il Calabrò si è impossessato, facendosi consegnare altresì, a titolo di garanzia della solvibilità del titolo, denaro contante ed una lavatrice, concretizzando, in tal modo, il reato di estorsione di cui è altresì accusato. I due imprenditori, inoltre, in una seconda circostanza, mentre erano insieme all’interno della loro autovettura, sono stati bloccati dal Calabrò, il quale, dopo averli colpiti con schiaffi e pugni al volto, si è impossessato di un telefono cellulare, dicendo che ne avrebbe fatto dono alla figlia. Proprio in quel periodo, la vittima di usura, oppressa dalle esose richieste di denaro da parte dell’aguzzino, giunto a pretendere addirittura la consegna di 100.000 euro e ridotto in un concreto stato di povertà materiale tanto da doversi trasferire presso i genitori, ha iniziato a pensare alla vendita dell’abitazione di proprietà, quale estrema soluzione per spezzare il vincolo con i propri aguzzini. Per sottrarsi alla stretta del suo usuraio, la vittima era arrivata al punto di valutare il tragico proposito di togliersi la vita, come confessato agli inquirenti ma, fortunatamente, il gesto estremo è stato scongiurato proprio dalla decisione di denunciare i fatti ai carabinieri, come di fatto avvenuto nel marzo 2019.