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Palermo: insulti a Mattarella sui social, Procura chiude indagini su 9 haters

AdnKronos

Palermo, 7 nov. (Adnkronos) - Nove 'haters' che avevano insultato sui social il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella rischiano il processo. La Procura di Palermo ha chiuso l'indagine sui nove e si appresta a chiedere il rinvio a giudizio per loro. Nel maggio 2018 insultarono pesantemente e scrissero minacce di morte all'indirizzo del Capo dello Stato Mattarella. Sono accusati di attentato alla libertà, offesa all'onore e al prestigio del Presidente della Repubblica e istigazione a delinquere. Rischiano fino a 15 anni di carcere. Fra i tanti post presi in esame dal pm Calogero Ferrara c'era anche quello di un utente che scrisse “…hanno ucciso il fratello sbagliato”, proprio riferendosi all’omicidio di Piersanti Mattarella. Un altro post recitava: “Ti hanno ammazzato il fratello, non ti basta?”. Erano stati 39 a essere iscritti nel registro degli indagati. Ma in nove rischiano ora il processo. Per gli altri si attende l'identificazione di Facebook. Il sostituto procuratore di Palermo Ferrara aveva ricevuto dalla Digos le identificazioni degli autori delle minacce e degli insulti rivolti a Sergio Mattarella dopo che il Capo dello Stato aveva affidato l'incarico per la formazione del Governo a Carlo Cottarelli. La Procura, con il coordinamento dell'aggiunto Marzia Sabella, ha proceduto un anno mezzo fa all'iscrizione di tutti gli identificati nel registro degli indagati. Ora la chiusura dell'inchiesta.