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Mafia: Nicosia e il fedelissimo di Matteo Messina Denaro, 'sono a disposizione' (2)
(Adnkronos) - "Santo Sacco è un bravo ragazzo, che deve legarsi al dito, basta che esce dal carcere - dice Nicosia -. L'unica cosa che deve fare Santo Sacco è cucirsi la bocca... se si cuce la bocca...". Una raccomandazione che l'assistente parlamentare avrebbe fatto allo stesso detenuto. "Ma gliel'ho detto ieri, quando poi si è avvicinato gli ho detto 'Sa’, porca puttana, continui a dire minchiate, a sparare cazzate, a parlare assai, cioè capisci che tua madre quando hai detto le prime cose avrebbe dovuto tagliarti la lingua?'. L'incontro tra Nicosia e Sacco del dicembre dello scorso anno, però, non era stato il primo. La prima visita al detenuto era avvenuta quando si trovava ancora al Pagliarelli di Palermo, dove Nicosia era entrato, scrivono i pm nel provvedimento di fermo, su autorizzazione del Dap attraverso una delle proprie associazioni volontaristiche. "Facevamo finta di non conoscerci...", ammette Nicosia, spiegando che la conoscenza tra lui e Sacco risaliva a prima del suo arresto e che non avrebbe dovuto essere resa nota al comandante della polizia penitenziaria. "Non potevo assolutamente fargli capire che mi interessavano alcuni detenuti", dice non sapendo di essere intercettato alla deputata.