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Sicilia: cinquantamila visitatori per 'Le Vie dei tesori' (2)

AdnKronos

(AdnKronos) - Tra i 160 luoghi che sono stati narrati dal plotone di volontari e studenti, qualche chicca: i visitatori amano i bunker e le storie legate alla Seconda Guerra Mondiale. E’ una certezza, visto che sia il rifugio antiaereo sotto Palazzo delle Aquile che quello, novità di quest’anno, sotto la Biblioteca Bombace, hanno ottenuto numeri molto alti, quasi 900 visitatori il primo e 500 il secondo. E in tanti hanno scelto di raggiungere l’aeroporto di Boccadifalco che ha non solo permesso di scendere nei suoi due bunker, ma ha aperto anche la torre di controllo, che si raggiunge con un trenino. All’ingresso, i ragazzi del Nautico Gioeni stanno completando il murales che sarà visibile il prossimo weekend. Bellissimo risultato raggiunto anche da due new entry: il complesso Malaspina che ha messo in mostra per la prima volta la sala con l’affresco appena ritrovato (oltre 300 visitatori) e la chiesa Evangelica Valdese (oltre 200), mentre alla Questura le visite sono state condotte dalle stesse Forse dell'Ordine E questo primo fine settimana ha visto anche la presenza dei siti e musei regionali dove Le Vie dei Tesori ha condotto visite guidate molto seguite, che hanno trascinato i siti aperti gratuitamente: il podio è toccato al castello della Zisa con oltre 500 visitatori, ottime performance anche da Palazzo Mirto e dal Museo archeologico Salinas dove una delle visite è stata condotta dalla stessa direttrice Caterina Greco. Sono piaciute molto anche le allieve del Maria Adelaide, che hanno raccontato la storia dell’educandato ottocentesco. Sono andati benissimo gli eventi: sold out il concerto di chitarra del virtuoso bresciano Giulio Tampalini all’oratorio di San Mercurio – che ha scambiato opinioni con il pubblico, esaudendo richieste nei bis –, molto apprezzate le visite teatralizzate che Pietro Massaro e Stefania Blandeburgo: un gruppo di turisti emiliani si è addirittura commosso, nonostante la difficoltà del testo in dialetto, all’ascolto della storia della cortigiana costretta sin da bambina a vendersi, proposta proprio nella cripta delle Repentite, cioè le prostitute convertite alla vita monastica. E il pubblico la sera ha apprezzato le apertura in notturna degli "studi", molto frequentati da appassionati e curiosi di vedere come un artista si muove in un ambiente che spesso si è costruito a sua immagine e somiglianza.