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Mafia: Salvo Andò, 'Falcone era isolato, sia dalla politica che dai giudici'

AdnKronos

Palermo, 28 set. (AdnKronos) - (di Elvira Terranova) - "Ricordo bene quella audizione del pentito Contorno, anche perché il suo ritorno in Italia fu accompagnato da un certo clamore". Salvo Andò, ex ministro della Difesa, c'era a quella audizione del 9 agosto 1989 quando il pentito di mafia Salvatore Contorno, detto 'Totuccio', era stato sentito dopo il suo ritorno dagli Stati Uniti in Sicilia. Gli atti di quell'audizione sono stati desecretati solo ieri, dopo 30 anni, dalla Commissione antimafia, presieduta da Nicola Morra, grazie al lavoro certosino del pm Roberto Tartaglia, consulente del Presidente Morra. Andò, in una intervista all'Adnkronos, racconta quell'audizione davanti all'Antimafia "anche se - dice - ovviamente non ricordo le domande che feci a Contorno, però ricordo il periodo e il clima che si respirava". Era stato l'allora presidente Gerardo Chiaramonte a convocare in quel torrido agosto di 30 anni fa sia il pentito Salvatore Contorno che l'ex dirigente della Criminalpol Gianni De Gennaro. In quel periodo a Palermo c'era una mattanza. Un'audizione che racconta un clima di sospetti attorno al giudice Giovanni Falcone ma anche attorno all'ex capo della Criminalpol Gianni De Gennaro, sentito lo stesso giorno. "L'isolamento del giudice Falcone era palese, un fatto acquisito - racconta Salvo Andò - Era un isolamento sia politico che della corporazione della magistratura. Spesso veniva attaccato anche per ragioni politiche perché il dottor Falcone non era disponibile a farsi strumentalizzare. Era un uomo libero e la sua grande forza era che non riusciva spesso a entrare nei sofismi della politica".