cronaca

Avellino, fabbrica in fiamme Prefetto: "Stato di emergenza" /Video

AdnKronos

- Rogo in una fabbrica, dichiarato lo stato di emergenza ad Avellino. A deciderlo è stato il prefetto che ha stabilito anche "l'evacuazione della zona" a "causa dei fumi potenzialmente tossici". L'azienda in fiamme, l' opificio I.c.s. che produce contenitori di plastica per batterie, si trova nella zona industriale di Pianodardine. I vigili del fuoco sono al lavoro per spegnere l'incendio e, dopo aver liberato gli stabilimenti vicini, tengono sotto controllo un distributore di carburante nei pressi dell'azienda. Oltre al piazzale esterno della fabbrica, brucia anche l'interno di un capannone da cui si sono udite alcune esplosioni. Secondo fonti dei vigili del fuoco potrebbe trattarsi dell'impianto fotovoltaico raggiunto dal fuoco. La situazione resta ancora molto critica.  In città si vedono scene surreali, le strade sono semi deserte e l'aria è densa di un odore nauseabondo. I cittadini, intanto, sono alla ricerca di mascherine soprattutto nelle farmacie. Alcuni comuni hanno già disposto la chiusura delle scuole per la giornata di domani: Avellino, Grottolella, Montefredane. Il sindaco di Avellino, Gianluca Festa, chiede ai cittadini a restare in casa. Dall'amministrazione è partito l'invito, in maniera precauzionale, a non uscire e a tener chiuse porte e finestre. Stesso suggerimento anche dal Centro coordinamento soccorsi per i cittadini dei comuni di Avellino, Atripalda, Montefredane, Manocalzati, Mercogliano, Monteforte Irpino, Forino, Contrada, Cesinali, Aiello Del Sabato, Grottolella, Capriglia Irpina, Altavilla Irpina, Serino, Ospedaletto D'alpinolo, Solofra, Prata P.U., Montoro. Dalla prefettura, intanto, fanno sapere che solo domani saranno disponibili i primi dati dell'Arpac, nella speranza che non venga fuori un disastro ambientale. Sul luogo dell'incendio il procuratore aggiunto, Vincenzo D'Onofrio, segno evidente che bisognerà fare luce su quanto accaduto. Presenti tutti i vertici delle forze dell'ordine, compresa la Polizia scientifica.