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Musica: Il pianista Danilo rea chiude domani 'Palermo Classica'

AdnKronos

Palermo, 6 set. (AdnKronos) - Sarà il grande jazz a chiudere definitivamente alla Gam, PalermoClassica: domani alle 21 sarà la volta del grande pianista vicentino Danilo Rea pronto ad affrontare un programma di standard e nuove composizioni. Ma alla sua maniera, giocando con contaminazioni diverse, le stesse che lo hanno fatto amare da Ramin Bahrami che lo ha voluto al suo fianco per incidere “Bach in the air” per la Decca; ma anche da Mina, Gino Paoli e Claudio Baglioni. Di recente al Castelbuono Jazz Fest, Danilo Rea ha riletto le canzoni più famose di Fabrizio De Andrè per piano solo. Biglietti: 15,50/12,50 e 8 euro. Nato a Vicenza nel 1957, Danilo Rea si trasferisce a Roma da piccolo e studia pianoforte al Conservatorio di Santa Cecilia nel 1975. Inizia a interessarsi di Jazz e forma il Trio di Roma con Enzo Pietropaoli e Roberto Gatto. Contemporaneamente al jazz che lo vede partner già negli anni ‘80 di musicisti come Chet Baker e Art Farmer, sviluppa interesse per altre musiche partecipando insieme a Giovanni Tommaso alla formazione del New Perigeo. Da allora pur continuando a collaborare tra gli altri con famosi jazzisti come Lee Konitz, Joe Lovano, John Scofield, forma con Enzo Pietropaoli e Fabrizio Sferra Il Doctor 3 iniziando un percorso di contaminazione di stili diversi che alla luce dei nostri giorni si rivelerà precursore di un fenomeno molto comune tra i musicisti di ultima e penultima generazione. Sulla scia del Doctor 3, Rea forma nel 2013 un trio con Ares Tavolazzi e David King, batterista di Bad Plus, gruppo cult in sede di fusione di varie contaminazioni, che sublima la sua caratura internazionale. Pianista colto e accademicamente preparato ama talvolta esplorare terreni a lui non consueti come la musica classica, con pregevoli risultati come la collaborazione in duo pianistico con Ramin Bahrami con cui incide Bach in the air per la Decca. Interessanti ed anche esplicative della natura eclettica dell’arte di Rea sono le collaborazioni con nomi della canzone italiana come Mina, Gino Paoli, Claudio Baglioni che lo cercano per il suo pianismo estroso ove la canzone d’autore necessita di un supporto colto e di grande raffinatezza. Queste collaborazioni a dispetto del giudizio di qualche purista, gli conferiscono una meritata popolarità e stima nei più svariati ambienti musicali.