cronaca
Bufera su foto americano bendato
Roma, 28 lug. (AdnKronos) - E' polemica sulla foto di Christian Gabriele Natale Hjorth bendato dopo l'arresto. "Quella foto mi ha fatto davvero un brutto effetto" ha detto l'avvocato, Francesco Codini, legale di Finnegan Lee Elder, il 19enne americano che ha ammesso di aver accoltellato e ucciso il vicebrigadiere dei carabinieri, Mario Cerciello Rega, commentando la foto in cui si vede l'altro americano fermato, Christian Gabriel Natale Hjort, in casema dei carabinieri bendato e con le mani legate. Oggi abbiamo provato ad andare in carcere per parlare con il mio assistito ma non è stato possibile: voglio capire cosa sia successo e se anche lui è stato bendato e legato". Natale Hjorth Gabriel Cristian, il 19enne americano immortalato nella foto scandalo scattata durante l'interrogatorio in caserma bendato e ammanettato, spiegano fonti investigative, avrebbe tenuto il foulard sugli occhi "per quattro, cinque minuti al massimo" prima di essere spostato in un'altra stanza. Lo scatto finisce anche sui media americani, con la Cnn che la pubblica in evidenza sulla home del suo sito. I carabinieri "hanno avviato un'indagine sull'immagine shock che mostra uno dei due giovani americani arrestati per l'uccisione" di Mario Cerciello Rega, "bendato" in caserma, si legge sul sito dell'emittente americana , che cita la dichiarazione del Comando generale dell'Arma di presa di distanza dalla foto e dalla sua diffusione. La Cnn cita poi il tweet di Matteo Salvini sulla foto del ragazzo bendato. "Ricordate che l'unica vittima per cui piangere è un uomo, un figlio, un marito di 35 anni, un Carabiniere, un servitore della Patria" e le dichiarazioni di ieri, nelle quali invocava l'eragostolo per i due giovani, "nonostante non siano neanche ancora stati rinviati a giudizio". Anche il 'New York Times' dà conto dell'avvio dell'indagine sulla foto che ritrae Natale-Hjorth "con la testa piegata e gli occhi coperti da un pezzo di stoffa blu", un'immagine "circolata ieri su Internet e pubblicata oggi da molti giornali italiani". Nel citare la presa di distanze da parte del Comando dell'arma, il quotidiano di New York scrive che alcuni "gruppi per i diritti umani hanno condannato la foto come inquietante, mentre Savini ha messo a tacere le polemiche" con il tweet. Il 'Los Angeles Times' dà conto dell'avvio dell'indagine e poi ricorda le notizie circolate subito dopo l'assassinio del carabiniere che attribuivano l la responsabilità ai "nordafricani", con Salvini che definiva i responsabili "bastardi", meritevoli dei lavori forzati. "Dopo che l'identità dei due è stata rivelata Salvini ha mantenuto il suo tono aggressivo", continua il quotidiano, che poi sottolinea come i media italiani abbiano paragonato il caso a quello di Amanda Knok. Ma, scrive il Los Angeles Times, "le prove in questo caso sembrano più solide, non ultimo perché i sospetti sono stati identificati dal carabiniere sopravvissuto presente all'accoltellamento". "Un'immagine che ritrarrebbe Natale Hjorth bendato mentre è sotto custodia ha attirato l'attenzione dei media". Lo scrive il Washington Post in un lungo articolo dedicato alla vicenda dei due ragazzi americani, arrestati per l'omicidio del carabiniere e nel quale definisce "intollerabile" la foto. Il quotidiano scrive che l'agente che ha bendato il sospetto sarà trasferito in un dipartimento non operativo, cita il comandante dell'Arma che ha definito "inaccettabile" il trattamento dei confronti di Christian Gabriele Natale Hjorth ed il portavoce Roberto Riccardi che definito "due volte intollerabile" la foto, "intollerabile in sé" e per il fatto che sia stata condivisa e diffusa. Ancora il W. Post sottolinea che l'arresto dei due giovani arriva un mese dopo il ritorno in Italia di Amanda Knox per la prima volta dalla sua assoluzione in "un famigerato caso di omicidio". "In un dramma legale che aveva attirato significativa attenzione dei media - ricorda - Knox ed il suo allora fidanzato Raffaele Sollecito erano stati condannati, rilasciati e poi condannati di nuovo" per la morte di Meredith Kercher e poi ancora assolti nel 2015.