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Agrigento: nascondeva la droga nel controsoffitto, incastrato dai cani antidroga

AdnKronos

Palermo, 27 lug. (AdnKronos) - Nascondeva la droga nel controsoffitto di una casa a Raffadali ma è stato incastrato dal fiuto dei cani antidroga. E' accaduto a Raffadali, nell'agrigentino dove un giovane è finito in carcere. I militari della Compagnia Carabinieri di Agrigento durante un mirato servizio antidroga nel territorio del Comune di Raffadali (Agrigento hanno controllato varie abitazioni sospette. In una di queste, le ricerche sono state particolarmente approfondite grazie all’ausilio di una unità cinofila della Guardia di finanza. Eschilo e Tasco, due giovani esemplari di pastore tedesco, appena entrati in casa hanno subito iniziato a fiutare qualcosa di interessante. Tuttavia, nonostante la casa fosse setacciata in lungo e in largo, i Carabinieri non riuscivano a trovare la droga. È saltato, però fuori un coltellino ancora sporco di hashish. Probabilmente era stato utilizzato per tagliare in dosi la sostanza. Poi è saltata fuori della pellicola ed infine un bilancino di precisione per la pesatura. Non veniva però trovata la droga. A un tratto, il colpo di scena. Uno dei due cani impiegati nelle attività di perquisizione è balzato sul tavolo da pranzo ed ha iniziato a saltare e ad abbaiare, guardando prima il soffitto e poi il suo conduttore. Il cane ha ripetuto in modo frenetico questo comportamento. Uno dei Carabinieri è salito così su una scala, ha rimosso dei pannelli che delimitavano il controsoffitto. All’interno era stato ricavato un nascondiglio, dove erano custoditi due panetti di hashish. Duecento grammi di sostanza stupefacente in totale, in parte già tagliati e confezionati in dosi, sono stati così sequestrati. Per il venticinquenne agrigentino, utilizzatore dell’appartamento, le manette sono state inevitabili. È stato arrestato e sottoposto agli arresti domiciliari, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Agrigento, di fronte alla quale, dovrà rispondere di detenzione ai fini di spaccio di sostanza stupefacente. Ora la droga, del valore circa mille euro al dettaglio, verrà portata in laboratorio per le valutazioni qualitative volte anche a stabilire il numero di dosi ricavabili.