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Mafia: Scarantino, 'ero terrorizzato di Pianosa', parte civile chiede acquisizione intercettazioni

AdnKronos

Palermo, 12 lug. (AdnKronos) - "Ero terrorizzato al pensiero di andare al carcere di Pianosa, io non ci volevo andare...". A parlare, nel corso del controesame dei pm al processo sul depistaggio sulla strage di via D'Amelio, è l'ex pentito di mafia Vincenzo Scarantino. Rispondendo alle domande del Procuratore aggiunto Gabriele Paci, Scarantino ha poi sottolineato: "Prima della mia collaborazione, quando parlavo, avevo dei fogli scritti. Qualche appunto lo prendevo io e altri appunti, mentre ero al carcere di Pianosa, me li avevano consegnati. Quando ho deciso di collaborare avevo degli appunti scritti". Gli imputati sono tre poliziotti, Mario Bo, Fabrizio Mattei e Michele Ribaudo, che appartenevano al gruppo investigativo Falcone-Borsellino. Sempre nell'udienza di oggi, i legali di parte civile alla fine dell'udienza hanno chiesto al Tribunale che i file audio contenenti le intercettazioni dell'ex pentito Scarantino e che sono stati inviati al Racis dalla Procura di Messina, vengano acquisiti agli atti del processo sul depistaggio. Secondo l'avvocato Guseppe Scozzola in quelle conversazioni telefoniche registrate ci potrebbero essere "fatti e circostanze utili per verificare ciò che ha detto Scarantino". La Procura di Messina ha aperto una inchiesta nei confronti dei magistrati Carmelo Petralia e Annamaria Palma, indagati per concorso in calunnia aggravato dall'aver favorito Cosa nostra. Il tribunale di Caltanissetta si è riservato di decidere.