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Treviso: Zaia, 'Imam cacciato, cose da non credere'

AdnKronos

Treviso, 11 lug. (AdnKronos) - “Sono cose che a sentirle raccontare potrebbero perfino non sembrarci vere, da quanto sembrano riportarci in anni oscuri in cui i bambini erano alla mercè del maestro. Invece sono vere ma per fortuna, grazie ai Carabinieri di Vittorio Veneto, per questi piccoli malcapitati l’incubo è finito. Ai militari e alla magistratura inquirente va tutto il nostro ringraziamento per non tenere bassa la guardia contro chiunque non capisca che a casa nostra nessuno può sentirsi al di sopra delle regole”. Così il Presidente della Regione del Veneto Luca Zaia esprime soddisfazione per l’indagine dell’Arma in una scuola coranica a Pieve di Soligo, dove sembra che l’imam intervenisse con pene corporali e maltrattamenti pesanti sui ragazzini che non apprendevano nel modo da lui sperato. “Non ci stancheremo mai di ripeterlo – prosegue Zaia -. Nessuno può scambiare il Veneto per una terra dove si può fare di tutto e delinquere impuniti. Mentre a Roma c’è chi fa le pulci alla scuola che prevediamo con l’autonomia, personaggi come questo imam applicano metodi di insegnamento che nulla hanno a che fare con l’educazione e sanno solo di sopraffazione verso i più deboli. Qualcuno ci parlerà, con il solito finto buon senso di facciata, delle difficoltà create dall’integrazione multietnica. Noi, invece, pensiamo che persone del genere vadano perseguite e non debbano restare nella nostra terra. Per questo rinnovo il mio plauso ai Carabinieri che ancora una volta hanno dimostrato di saper fare il loro mestiere per il bene della comunità”.