cronaca
Palermo: truffa all'Ue, sequestro da mezzo milione euro e 22 denunciati (2)
(AdnKronos) - Anche la fase realizzativa dei progetti è stata oggetto di sovrafatturazioni e altre condotte ingannevoli nella fornitura dei servizi amministrativi, del materiale di consumo, divulgative e nella realizzazione dell’impianto prototipale. Per esempio, nel progetto A.Sa.Si., in luogo dell’acquisto di normale vino, successivamente da trasformare in aceto mediante l’aggiunta di sostanze speciali, è stato acquistato direttamente quest’ultimo prodotto, al quale sono state poi aggiunte sostanze “polifenoliche” che avrebbero dovuto trasformare il liquido in parola in una sorta di condimento speciale di ultima generazione: l’“aceto salutistico siciliano”. A fattor comune, i costi del personale impiegato nello svolgimento delle varie attività progettuali sono stati rendicontati impropriamente da partner diversi rispetto a quelli che hanno provveduto alla loro effettiva liquidazione. Attraverso l’emissione di fatture false relative a costi mai sostenuti, oltre all’ottenimento degli indebiti rimborsi, è stato abbattuto il reddito imponibile ai fini delle imposte dirette e dell’IVA. Le somme transitate sui conti correnti dei fornitori tornavano al pagatore attraverso “prestiti infruttiferi” oppure mediante il pagamento di assegni bancari, incassati dopo circa due anni dal termine delle attività progettuali, ovvero solo successivamente ai controlli svolti dai militari operanti. All’esito delle risultanze investigative, in capo all’ex rappresentante legale del Consorzio, unitamente ad altre 21 persone fisiche e giuridiche, tra i quali fornitori, partner e capofila dei progetti è stato possibile accertare una truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche per 311.363,76 euro, nonché una frode fiscale per un importo complessivo di 134.818,48 euro. Agli enti giuridici coinvolti, in relazione al reato di truffa aggravata, è stata contestata anche la responsabilità amministrativa degli enti dipendente da reato. L’attività odierna, frutto dell’azione sinergica tra Procura della Repubblica e Guardia di Finanza, ha consentito di fare luce su un articolato sistema illecito, consentendo agli Organi di giustizia e di polizia di intervenire a tutela degli operatori economici onesti e rispettosi delle regole.