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'Ndrangheta: gip, 'arrestati condizionano attività amministrativa e politica'
Milano, 4 lug. (AdnKronos) - "La realizzazione del maggior profitto attraverso una molteplicità di condotte illecite, tra le quali il condizionamento della attività amministrativa e politica locale". E' questo l'obiettivo della locale di Lonate Pozzolo, smantellata dall'inchiesta della Dda di Milano, che ha ricostruito i rapporti di forza nell'area varesina. L'ordinanza firmata dal gip e che riguarda 34 persone, "dimostra l'esistenza di un gruppo di soggetti che, strettamente vincolati da un patto criminale e consapevoli del legame con la cosca Farao-Marincola e dell'appartenenza alla associazione mafiosa 'ndrangheta unitaria", gode "di una propria organizzazione e di regole, di una autonoma struttura piramidale e di un elevato grado di autonomia, pur nel rispetto dei collegamenti con la locale cirotana". Da un lato c'è la locale capeggiata da Vincenzo Rispoli, Mario Filippelli ed Emanuele De Castro, dall'altro Giuseppe Spagnolo, referente della cosca di Cirò e non nuovo a inchieste giudiziarie. Un legame evidenziato da contatti frequenti. Quello che emerge nell'area varesina è una sorta di antistato, la cui esistenza "è percepita e riconosciuta da tutta la cittadinanza, e dunque anche dai soggetti estranei al sodalizio. I cittadini ad essa si rivolgono per recuperare un credito o per sanare un torto", ma anche per risolvere diatribe tra coniugi. C'è chi si rivolge per ottenere l'ok allo spaccio di piccole quantità di droga o per capire "chi appoggiare politicamente per le elezioni amministrative" del 10 giugno 2018. "Per mantenere viva nella popolazione la percezione dell'esistenza e, soprattutto, della pericolosità del sodalizio, i sodali - si evidenzia nell'ordinanza di quasi 900 pagine - ricorrono spesso a forme di violenza gratuite e plateali".