cronaca

Milano: a Palazzo Pirelli mostra su Giovannino Guareschi e la Lombardia (2)

AdnKronos

(AdnKronos) - I pannelli della mostra dedicano spazio anche alla Moto Guzzi, che Guareschi amava, tanto da partecipare al motoraduno del 1949. Le fotografie con la celebre motocicletta sono state raccolte al Museo della Moto Guzzi di Mandello al Lario, che ha messo a disposizione i suoi archivi. Guareschi venne 'reclutato' a Milano da Cesare Zavattini e Andrea Rizzoli, che pensarono a lui, impegnato per il servizio militare a Modena ma già rivelatosi alla Gazzetta di Parma, per dar vita al Bertoldo, settimanale satirico. Da quel 1936 la vita di Giovannino Guareschi si lega a Milano, dove rimarrà a lavorare per 25 anni. Prima il Bertoldo e poi il Candido, i libri (il primo dei quali dal titolo emblematico: “La scoperta di Milano”), i film, il successo internazionale, tutto maturato all’ombra della Madonnina. Nel 1941 Guareschi compie il suo personalissimo “Giro d’Italia” in bicicletta, partendo da Milano e percorrendo tutta la via Emilia, sino a Rimini (oggetto della mostra “Route 77” che pure verrà riproposta) quindi tornando a Milano dalla riva sinistra del Po, passando per le province di Mantova, Brescia, Lecco, Bergamo e Milano e raccontando tutto dalle colonne del Corriere di Informazione, edizione pomeridiana del Corriere della sera. I pannelli della mostra “Il mio cuore è targato Mi” raccontano questo viaggio di ritorno oltre alle numerose escursioni sui laghi e sulle montagne lombarde, compreso il raduno della moto Guzzi del 1949. Non mancherà un riferimento ai racconti di don Camillo e Peppone nella metropoli milanese e alle memorie “di famiglia” di Guareschi che era solito citare Milano, le periferie e la Fiera Campionaria. Come messo debitamente in risalto dalla mostra i personaggi del “Mondo piccolo”, e le storie diventate famose e tradotte in 142 lingue nel mondo, sono nate proprio a Milano, la vigilia di Natale del 1946.