sicilia

Scuola: prof sospesa, 'revoca sanzione mi libera da cruccio' (2)

AdnKronos

(AdnKronos) - Lunedì scorso, dopo aver 'scontato' per intero la punizione, l'insegnante è tornata dai suoi 'ragazzi', che l'hanno accolta con un mazzo di 15 rose rosse, una per ogni giorno di sospensione. Di quello che le è capitato hanno parlato a lungo. "Soprattutto la classe direttamente coinvolta ha voluto approfondire la vicenda - racconta -. Ho ribadito loro che la libertà di opinione è un diritto da esercitare nel rispetto delle leggi e, soprattutto, dell'altro. Ma non è il lasciapassare per offendere e denigrare gli altri". Nel video incriminato per lei non "c'erano offese o nulla di osceno", ma solo una riflessione sulla privazione dei diritti umani. Ai tempi delle leggi razziali e, nella tesi dei suoi ragazzi, forse in parte anche oggi. In queste settimane di "clamore inaspettato" tanti le hanno manifestato "solidarietà, vicinanza e affetto". "Ringrazio tutti, sono stata sommersa da lettere e mail, risponderò a tutti, ho bisogno solo di un po' di tempo..." dice quasi a volersi giustificare per un'attesa che potrebbe sembrare scortesia. In classe ha ripreso il suo lavoro. "Con entusiasmo e gioia" perché, ammette, "la scuola è una parte importante da sempre della mia vita". All'indomani dell'incontro, lo scorso 23 maggio in prefettura, con i ministri dell'Interno, Matteo Salvini, e dell'Istruzione, Marco Bussetti, la prof aveva detto a chiare lettere che si attendeva "non un atto di clemenza", ma una "riabilitazione piena" con la dichiarazione dell'illegittimità di quel provvedimento. E per ottenerla i suoi legali avevano già pronto un ricorso alla sezione Lavoro del Tribunale di Palermo. La sua vicenda, però, non arriverà nelle aule di giustizia. "Mi stava a cuore che quel provvedimento fosse dichiarato illegittimo - conclude - per due ordini di ragioni". Perché è il segno che "non ho mancato nel mio dovere di insegnamento", ma soprattutto perché la sua vicenda va oltre i confini personali. "Testimonia che la libertà d'espressione non può essere messa in discussione perché è un valore tutelato dalla nostra Costituzione. E' una soluzione che rassicura tutti".