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Mafia: indagine choc, per studenti è più forte dello Stato e legata alla politica (2)
(AdnKronos) - "La corruzione della classe dirigente è una concausa della continuità dell’organizzazione mafiosa - dice Vito Lo Monaco, presidente del centro Pio La Torre - Essa è un fenomeno criminale e una cultura che viene percepita dai giovani, dal Nord al Sud, come negativa e con differenti sensibilità tra i figli di famiglie più o meno colte. La mafia limita la libertà di ogni giovane, condiziona il suo futuro, ma manca, per il 40,66 per cento, il coraggio di denunciarla e contrastarla. La sua esistenza viene percepita in modo diverso, al Centro-Nord e al Sud, ma ugualmente negativa". L’indagine è stata condotta tra 2.722 giovani studenti delle terze, quarte e quinte classi di alcuni istituti di scuole medie superiori distribuiti a macchia di leopardo su tutto il territorio nazionale. Nell’azione di accompagnamento a una elaborazione critica del fenomeno mafioso, il ruolo più importante è affidato alla scuola e alla famiglia. Alla domanda 'Con chi discuti maggiormente di mafia?', il 59,85 per cento degli studenti ha individuato nella scuola il luogo maggiormente deputato ad affrontare queste tematiche, mentre soltanto il 31,45 per cento dei ragazzi intervistati ha detto di discutere di questi argomenti in famiglia. Il 20.06 per cento di loro dice di parlarne fuori dalla scuola con amici o conoscenti e il 15.83 per cento con altri studenti. Il rimanente 7,94 per cento non ne parla mai con nessuno. Per il 30,42 per cento degli studenti intervistati la presenza di Cosa nostra ostacola "molto" la costruzione del proprio futuro.