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Salvini: "Orgoglioso di giornata nel cuore della Sicilia" /VIDEO
Corleone (Palermo), 25 apr. (AdnKronos) - Non ha partecipato alle celebrazioni del 25 aprile, il ministro dell'Interno Matteo Salvini, che è volato a Corleone per presenziare a una iniziativa antimafia. Accompagnato dal capo della Polizia Franco Gabrielli, il leader del Carroccio ha inaugurato il nuovo commissariato di Corleone, scoprendo una targa di marmo posta all'ingresso del commissariato (VIDEO). Presente anche la prefetta Antonella De Mito e il questore Renato Cortese . "Sono qui per dire che la mafia la vinciamo: possono cambiare pelle, fare affari, controllare appalti ed energie, ma siamo più forti noi, li andiamo a scovare lì dove sono. Questo Comune, questa regione, questo governo sono disposti ad andare fino in fondo. Non ho paura" ha spiegato Salvini, dicendo di essere "disposto a dare la vita per questo Paese". "Sarebbe stato più comodo alzarmi più tardi e stare a Milano o a Roma, ma penso che tra gli onori e oneri del ministro dell'Interno ci sia andare laddove ci si sente più lontani - ha poi aggiunto -. Ho sentito di essere qua a dar voce a tanti giovani che resistono e vinceranno, perché la mafia noi la vinciamo. E quindi, nell'occasione della festa della Liberazione, sono qui per liberare un territorio da un'etichetta infame". Quindi ha rimarcato: "L'italiano non è pizza, mafia, spaghetti e mandolino, l'Italia la sconfigge la mafia partendo dall'educazione, dai giovani, dal lavoro". "Se l'antifascismo è un valore fondante della Repubblica? Si'" ha poi sottolineato il ministro dell'Interno. E, parlando dello striscione esposto ieri a Milano inneggiante a Benito Mussolini dagli ultras della Lazio, ha osservato: "Stamattina mi sono alzato con quattro striscioni che inneggiano alla mia morte. Ma non sono qui a piangere e a frignare. Anzi, fossi nello spirito dei partigiani, prenderebbero a schiaffoni quei 4 deficienti. Vorrei che questo 25 aprile fosse la giornata della memoria, dell'unione, del rispetto e della pacificazione nel nome dell'Italia che verrà". "Allo stadio si va per guardare la partita, e da milanista sono contento di non esserci andato, mi sono risparmiato l'ennesima brutta prestazione - ha detto ancora Salvini -. Ogni violenza fisica e verbale non c'entra con il mondo dello sport. Se è un brutto segnale? Chiedetelo a quei 14". Gli onori a Salvini da picchetto in armi (VIDEO) Niente polemiche oggi con Di Maio: "Mi sono impegnato a non rispondere sulle polemiche, sono in modalità zen. La polemica politica la lascio agli altri" ha risposto Salvini a chi gli chiedeva un commento alle dichiarazioni di Di Maio sulla sua presenza a Corleone. ""Posso dire una cosa? Qualunque cosa avessi fatto oggi, avrebbero fatto polemica". "C'è un Paese contento che il governo italiano fosse anche qua. Non so dove fossero altri colleghi ministri, ma spero che rispettino la mia scelta - ha sottolineato -. Sono contento di aver passato questo 25 Aprile nel cuore della Sicilia". "I corleonesi sono gente perbene, non è mafia, Riina e Provenzano", aggiunge lasciandosi poi circondare dalla folla e prestandosi a fare numerosi selfie (VIDEO). Dopo Corleone il vicepremier è andato a Monreale. Qui è entrato all'interno del Bar Italia, dove il titolare, Ciro Giangrande, fratello del maresciallo Giangrande, medaglia d'oro al valore civile, ha chiamato telefonicamente Giuseppe, il sottufficiale dei carabinieri rimasto ferito davanti Palazzo Chigi nel 2013, facendolo parlare con il ministro, il quale ha rivolto a lui espressioni di "coraggio e conforto".