cronaca
'Effetto mamma', in Etiopia progetto per madri e bimbi
Roma, 10 apr. (AdnKronos Salute) - Proteggere chi dà la vita, per proteggere non solo il suo bambino ma il futuro di un Paese. Una sfida che si può vincere solo se istituzioni, organismi non governativi e soggetti privati mettono in gioco risorse, competenze e volontà. 'Medici con l'Africa Cuamm', in Etiopia, nell’ospedale di Wolisso è al fianco delle donne e delle comunità attraverso il progetto 'Con il futuro nel cuore', un’iniziativa a tutela della salute materno-infantile, resa possibile grazie al contributo non condizionante di Msd. Il progetto è stato finanziato attraverso una donazione di 750.000 dollari, nell’ambito del programma Global Giving di Msd for Mothers (GUARDA LA FOTOGALLERY). "Con questo progetto che è già concreto e operativo vogliamo essere sul campo con e per le donne. La tutela della salute materno-infantile ha bisogno di servizi e infrastrutture, ha bisogno che le donne possano accedere a un’assistenza di qualità ma necessita anche di un grande lavoro culturale sulle popolazioni. E’ un progetto a lungo termine che si pone proprio questi ambiziosi obiettivi. Siamo convinti che insieme vinceremo questa sfida affinché nessuna donna nel mondo debba più morire nel dare alla luce una nuova vita", hanno detto don Dante Carraro, direttore di Cuamm, e Nicoletta Luppi, presidente e amministratore delegato di Msd Italia in occasione della Tavola rotonda di presentazione del progetto oggi a Roma. Un'esperienza che "testimonia il successo di un approccio sinergico tra le imprese e il mondo delle organizzazioni non governative, nel quale il mio governo crede profondamente e che intende incoraggiare, soprattutto nei confronti del continente africano", ha scritto il premier Giuseppe Conte in un messaggio inviato ai promotori dell'iniziativa. "Desidero esprimere il pieno sostegno del Governo italiano alle attività che il Cuamm e Msd stanno sviluppando in favore dell'ospedale St.Luke di Wolisso, affermatosi negli anni come un centro sanitario d’eccellenza, in particolare nei servizi di assistenza alle donne in gravidanza e ai bambini, così come nella formazione di infermieri e ostetriche. In Africa le donne hanno un ruolo chiave nello sviluppo economico e sociale e investire nell’empowerment femminile nel continente vuol dire assicurare in primo luogo a donne e ragazze adolescenti i servizi sanitari essenziali", ha aggiunto Conte. L'Etiopia sta crescendo rapidamente dal punto di vista economico ma anche demografico e, nei prossimi dieci anni questa corsa è destinata ad aumentare. "In Etiopia ci sono aree rurali dove gli stessi diritti umani delle donne sono messi in discussione - spiega don Carraro - e dove le donne sono completamente vincolate alle decisioni del marito o della famiglia, persino per quanto riguarda la loro salute. La nostra prima azione, sul campo, è quella di instaurare con loro una relazione che vada al di là dell’atto sanitario, perché non si può pensare di cambiare le cose se non si diventa parte integrante di una comunità". Educare una donna a prendersi cura di sé ma anche dei suoi figli, a saper chiedere aiuto, ad avere fiducia. "Noi andiamo per stare, per stringere un sodalizio che incida profondamente. E per questo ci teniamo a formare il personale, aiutiamo le donne a diventare ostetriche, infermiere. Lavoriamo per lasciare che la gestione passi nelle mani del personale locale. E' il nostro modo di stare 'con' l’Africa. 'Con' le donne ma anche 'con' Msd, con la quale condividiamo una visione a lungo termine degli aiuti, fatta di concretezza e impegno", conclude don Dante. La riduzione della mortalità materna nel mondo è una sfida di salute globale, urgente e fondamentale. "Parlare di salute, a qualsiasi latitudine, senza parlare di 'persone' è impossibile. Perché la tutela della salute è un valore sociale. Va oltre le politiche sanitarie. Credo davvero che aiutare una donna significhi aiutare un popolo intero. Il progetto 'Con il futuro nel cuore' dell’ospedale di Wolisso è un esempio di cosa sia per noi la Corporate Social Responsabilty: fatti concreti", afferma Luppi. "A noi piace andare lontano e per questo cerchiamo di percorrere la strada insieme a partner distintivi. Partner che conoscono meglio di noi territori e bisogni e che sanno come intervenire in quei luoghi. Come con Cuamm in Etiopia con il progetto di Wolisso, che è parte delle iniziative realizzate nell’ambito di Msd for Mothers", aggiunge Luppi. "Un'esperienza positiva durante la gravidanza e il parto può costruire la fiducia di una donna nei confronti del sistema sanitario, e quindi spronarla e incentivarla a chiedere assistenza sanitaria per se stessa, il suo neonato e la sua famiglia. È quello che chiamiamo 'Mom Effect'", spiega Mary-Ann Etiebet direttore esecutivo di Msd for Mothers. A Wolisso 'Con il futuro nel cuore' è un progetto già operativo. Si mobilitano le comunità "affinché le donne siano educate su tematiche di salute materna e rafforzando il sistema di controllo in modo che i casi complessi siano mandati verso strutture adeguate, anche grazie alla formazione di ostetriche preparate a riconoscere un’emergenza. C’è molto lavoro da fare se vogliamo raggiungere gli obiettivi di sostenibilità per la salute materna. L’esperienza negli Stati Uniti ci dice che possiamo perdere i progressi raggiunti e tornare indietro se non restiamo concentrati sull’obiettivo della salute materna e non manteniamo adeguati investimenti", sottolinea Etiebet. "Sappiamo tutti che senza comprimere la mortalità materna e senza comprimere, ulteriormente, la mortalità infantile e neonatale non abbiamo nessuna possibilità di conseguire gli obiettivi di sviluppo sostenibile. Ma dobbiamo raddoppiare lo sforzo per avere almeno la possibilità di sfiorare gli obiettivi che, evidentemente, sono ancora difficilmente realizzabili vista la situazione contingente nei singoli Paesi, soprattutto quelli con sistemi sanitari ancora fragili. Il singolo Paese non ce la può fare da solo", afferma Ranieri Guerra, assistente del direttore generale dell’Organizzazione mondiale della sanità. L’alfabetizzazione è un passo indispensabile. Inoltre c’è anche la necessità di formazione continua del personale, soprattutto di quello periferico. "Cuamm ha sempre dato un’interpretazione della propria presenza sul territorio fatta di concretezza e continuità. E questo è fondamentale perché l’azione sporadica migliora il quadro epidemiologico per una frazione di tempo, ma non cambia le regole del gioco. E’ indubbio che quello che serve è una governance pubblica ma non si può prescindere dalla collaborazione del privato. E non mi riferisco solo al privato sociale o non governativo che ha già una sua funzione e un suo interesse pubblico molto chiaro, ma anche al privato for profit. 'Effetto mamma', in Etiopia progetto per benessere madri e bimbi. Ci deve essere un coinvolgimento a livello progettuale locale", conclude Guerra. Più in dettaglio il progetto vuole introdurre due strumenti: l'e-partograph nei centri di salute e in ospedale per monitorare accuratamente il travaglio, riducendo i rischi di complicanze e il monitor cardiotocografico per l'identificazione di casi a rischio di sofferenza fetale al momento del ricovero ospedaliero. Ma anche fornire l'informatizzazione in tempo reale dei dati dei pazienti in ospedale, rendendo più facile la raccolta e la condivisione dei dati e la progettazione dei miglioramenti; aumentare il personale qualificato, attraverso il supporto specifico alla Scuola per ostetriche e infermieri dell'ospedale St.Luke di Wolisso. Fra gli obiettivi: 10.2000 visite prenatali e 226.600 visite pediatriche; raggiungere il 90% dei parti assistiti, dal 59% attuale; seguire il 55% delle emergenze ostetriche in modo adeguato; portare al 5% i cesarei garantiti nell’ospedale di Wolisso, dal 2,7% attuale.