sicilia

Ragusa: aggressioni omofobe, indagati undici minori (2)

AdnKronos

(AdnKronos) - Tutte le vittime hanno raccontato agli agenti ogni particolare dell’aggressione e soprattutto quei terribili insulti omofobi al loro indirizzo, insulti gratuiti, calci e pugni dettati solo dall’omofobia e per nessun altra causa, ad esempio vecchi rancori o litigi scaturiti pochi attimi prima della violenza. Quanto raccontato dalle vittime ha trovato riscontro nelle immagini di videosorveglianza. I giovani in un’occasione hanno seguito la vittima provocandola, insulti, spinte, fino a quanto uno di loro non ha sferrato un primo calcio, poi la difesa, una spinta per allontanarli e quindi la ferocia da parte di tutti gli aggressori, calci e pugni fino all’intervento di un onesto cittadino e subito dopo della Polizia di Stato. La Procura della Repubblica per i Minorenni di Catania, competente anche per la provincia di Ragusa, ha delegato diverse attività agli uffici investigativi iblei che prontamente hanno eseguito. Tra le attività svolte, anche gli interrogatori degli indagati, durante i quali alcuni dei giovani indagati, scoppiati in lacrime hanno ammesso le loro responsabilità, anche perché esortati dai genitori indignati per ciò che avevano commesso i figli. “La Polizia di Stato di Ragusa presta la massima attenzione ai fenomeni di discriminazione, impiegando poliziotti specializzati in questa delicata materia. È necessario non sottovalutare chi è pronto a commettere reati spinto dall’omofobia o qualsiasi altra forma di discriminazione”, dicono dalla Squadra mobile. “Ancora una volta è stato fondamentale collaborare con le vittime per individuare gli autori di questi ignobili gesti commessi dal branco. Quando soli non hanno la forza di agire e di affrontare le loro vittime, solo in gruppo trovano la 'forza' per umiliare e ferire chi ritengono diverso”. “A distanza di pochi mesi dalle numerose rapine consumate a Vittoria sempre con l’aggravante dell’omofobia, ancora altri due casi immediatamente risolti di odio verso giovani ragazzi omosessuali”.