cronaca
"Mamme con bimbi rifiutano lo sbarco"
Palermo, 5 apr. - (AdnKronos) - "Nessuno sbarco dalla Alan Kurdi: donne e bambini si rifiutano di scendere dalla nave. Non ci resta che augurare buon viaggio verso Berlino". E' quanto afferma il ministro dell'Interno Matteo Salvini, dopo che il Viminale aveva dato via libera allo sbarco di due bambini di 1 e 6 anni, delle rispettive madri e di una donna incinta. Le due donne, come si apprende, hanno detto che non vogliono lasciare l'imbarcazione senza i mariti, padri dei due figli e tutto ora è in stallo. La Alan Kurdi per evitare il maltempo che si è abbattuto nella zona di Malta, si trova in queste ore a largo di Lampedusa, fuori comunque dalle acque territoriali italiane. Intanto, sono in corso i contatti diplomatici tra Germania e Italia. Il governo federale tedesco si dice pronto ad accogliere alcuni migranti dell'imbarcazione, ha detto il ministro dell'Interno Horst Seehofer, ma la Germania non si sente unica responsabile del destino dei 64 migranti a bordo della nave della ong tedesca Sea Eye. Anche altri stati, ha sottolineato, devono accogliere dei migranti: "Deve essere un'azione comunitaria". Seehofer ha definito fastidioso il fatto che a livello europeo finora non si sia arrivati a una soluzione a lungo termine sulla spartizione dei richiedenti asilo, salvati in mare: "Siamo ancora a miglia di distanza da una soluzione europea. La Commissione dovrebbe essere molto, molto più attiva". "Sono contento di aver coinvolto per la prima volta un governo, quello tedesco - ha detto il vicepremier e ministro dell'Interno Matteo Salvini -, che si è fatto carico dell'ennesima nave per l'ennesimo sbarco nelle acque. Quindi le acque territoriali sono difese. Ogni ministro fa il suo, io faccio il mio". La Procura di Agrigento, come apprende l'Adnkronos, valuta l'apertura di un fascicolo. Il comandante della nave non ha ancora ottenuto dal Centro di coordinamento marittimo della Guardia costiera di Roma l'autorizzazione ad entrare nelle acque territoriali. Dal Viminale c'è il divieto di avvicinarsi alle acque territoriali. La Procura di Agrigento coordina l'inchiesta per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina per la nave 'Mare Jonio' della Ong Mediterranea che lo scorso 18 marzo soccorse in acque internazionali 49 migranti e li porto a Lampedusa nonostante il divieto del governo. La Ong Sea Eye fa sapere che "sono provati dal viaggio in Libia ma al momento non ci sono casi medici che destano particolare preoccupazione, anche se non è escluso che la situazione possa peggiorare con il passare del tempo". "Le condizioni dei migranti a bordo della nave Alan Kurdi sono abbastanza stabili ma il mal di mare per alcuni di loro comincia a farsi sentire. Il capitano sta cercando per questa ragione di evitare i tratti di mare più agitati". "Ho già dichiarato la mia assoluta contrarietà al comportamento criminogeno del ministro Salvini, un personaggio che sta facendo vergognare gli italiani di essere tali perché sta inquinando i pozzi della cultura dell'accoglienza che sono la caratteristica del nostro Paese - attacca il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando - . Il porto di Palermo è aperto e disponibile, così come centinaia di porti nel resto del Paese, ma purtroppo abbiamo a che fare con un ministro dell'Interno che non ha capito che su questa strada sta sfregiando l'immagine dell'Italia".