cronaca
Burioni: "La politica non trascuri la scienza"
Roma, 12 mar. (AdnKronos Salute) - Bufale, 'fake news' e ciarlatani. Il mondo della medicina e della scienza è sotto attacco ogni giorno. Ma c'è anche chi reagisce ed è sceso in campo con progetti e iniziative per una corretta informazione scientifica. Esperti, istituzioni e aziende farmaceutiche hanno elaborato progetti anti-fake news. "Se si suscita un cambiamento nell'opinione pubblica, poi per forza la politica deve registrarlo per cui certo bisogna far sì che quest'ultima non trascuri la scienza. Quando ciò avviene è sempre una catastrofe e la storia lo insegna". A parlare all'AdnKronos Salute è Roberto Burioni, virologo dell’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano, tra i relatori dell'evento 'True news, good news - Salute e informazione: quando la verità è più di un consiglio' promosso a Roma dall’Adnkronos con il contributo di Takeda Italia. Una tavola rotonda che ha fatto il punto sui più importanti progetti anti-bufale e sugli strumenti a disposizione dei cittadini per essere sempre informati con trasparenza e autorevolezza. "Non penso che ci sia un segreto per battere le 'fake news' - ha aggiunto Burioni, che dopo tre anni di 'battaglie' contro i no-vax sui social ha creato il sito Medicalfacts.it - penso sia necessario prima di tutto dare informazioni corrette. Ma non basta, bisogna anche essere convincenti. Riuscire ad usare le parole adatte, perché quando si tenta di informare, la forma diventa il contenuto, la stessa cosa detta con parole inefficaci è inutile. Il linguaggio che si usa nella rete non può essere lo stesso che si usa nel proprio studio o in un convegno scientifico. Ogni luogo ha un suo linguaggio". Il progetto editoriale online Medicalfacts "non parla solo di vaccini ma anche di altri temi e dimostra che sulla rete si può parlare di scienza facendosi ascoltare". Tra i relatori di oggi anche Gianni Rezza, direttore del dipartimento Malattie infettive dell’Istituto superiore di sanità. "Probabilmente non c'è un modello vincente per battere le 'fake news' - suggerisce - però rispetto ad alcuni anni fa, quando sul web giravano solo bufale, oggi abbiamo tanti siti, non solo istituzionali ma anche di esperti, che si battono per le informazioni corrette su internet. A questo proposito anche l'Iss ha lanciato un portale della conoscenza (Issalute) dove si parla di vaccini, nutrizione e non solo. Si smascherano le 150 bufale più diffuse". Ha compiuto da poco un anno il progetto Dottoremaeveroche.it della Fnomceo (la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e Odontoiatri) per la buona informazione sulla salute: 400mila accessi, 800 mila visualizzazioni di pagina, oltre 1 milione di interazioni con i post sui social network. "E' un bilancio positivo - racconta Alessandro Conte, coordinatore del sito Dottoremaeveroche.it - abbiamo avuto in un anno circa 1000 accessi al giorno. Il nostro presidio su Facebook ci ha dato riscontri positivi". Secondo Conte, un modello vincente per i tanti progetti che lottano contro le 'fake news' in medicina può essere "la multidisciplinarietà, perché il concorso di menti e di esperienze professionali diverse è l'unico modo per affrontare una tematica così complessa". Altro progetto presentato oggi all'evento 'True news, good news - Salute e informazione: quando la verità è più di un consiglio', è il decalogo del Collegio italiano dei primari oncologici medici ospedalieri (Cipomo), realizzato con l'Unamsi. Il decalogo, rivolto a tutti gli internauti e composto da consigli fondamentali ma molto semplici da seguire, è nato per difendere le persone delle 'fake news' sul web in ambito salute e sanità. "La scienza deve essere comunicata e compresa - spiega Mario Clerico, presidente Cipomo - Oggi le scelte vanno condivise con i pazienti e per farlo si devono usare le parole giuste. C'è un problema di sfiducia nella scienza medica e nell'industria farmaceutica, si pensa che tutti badino solo ai soldi. Le notizie false ci saranno sempre ma noi cerchiamo di dare consigli per attrezzarci a capire se le notizie che circolano sono vero o false. Importante - avverte Clerico - verificare le fonti e diffidare da chi parla dicendo 'La mia cura...', in questo caso meglio guardare con sospetto". Anche l'Enpam ha dato il suo contributo nel lavoro di divulgazione della buona informazione. "L'evento di oggi sottolinea che il problema delle 'fake news' riguarda gli stessi medici - osserva Gabriele Discepoli, direttore 'Il Giornale della Previdenza' -Anche chi lavora nell'ambito della sanità ha bisogno di indicatori certi in questo ambito. Nessuno è un tuttologo e anche i medici devo ricevere dei segnali chiari sull'informazione ed è un bene che le associazioni, le società scientifiche, le istituzioni, inviino dei messaggi univoci".