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Palermo: controlli di Polizia, sanzioni e denunce
Palermo, 25 feb. (AdnKronos) - Nel corso delle ultime ore, la Polizia di Stato di Palermo, anche in collaborazione con personale di altri Enti, ha condotto incisive azioni di contrasto all’illegalità nel commercio che si sono manifestati "sotto diverse sfaccettature in distinti quartieri cittadini". Gli esiti dei servizi di polizia sono stati la contestazione di illeciti amministrativi ad esercenti irregolari che hanno comportato la notificazione di sanzioni che sfiorano i 10.000 euro ed il deferimento all’Autorità Giudiziaria del titolare di un centro scommesse. In prima battuta, i poliziotti del Commissariato di P.S. “Oreto-stazione”, coadiuvati da personale dell’Asp, hanno verificato la conformità alla legge di esercenti e ristoratori della zona della Stazione Centrale. In questo importante quadrante cittadino, gli agenti, qualche giorno fa, avevano avviato, analoghi, serrati controlli ad esercizi di ristorazione: erano emerse palesi violazioni e conseguenti prescrizioni volte a far allineare gli esercenti al quadro normativo nel più breve tempo possibile. Anche per verificare il comportamento di questi esercenti, gli agenti sono ritornati sui luoghi dei precedenti controlli. A tal riguardo sono stati replicati tre accessi ispettivi ad altrettanti esercizi, che hanno evidenziato come solo un esercente, tra quelli irregolari qualche giorno orsono, non avesse adempiuto alle disposizioni relative alle violazioni del sistema di autocontrollo Haccp rilevate: è stata, quindi, notificata una sanzione per illecito amministrativo di 2000 euro. Altri due accessi “ex novo” sono stati effettuati presso bar e drinkerie adiacenti alla Stazione Centrale: entrambi i titolari avevano occupato una ampia porzione di suolo pubblico con sedie e tavolini in eccesso rispetto al consentito: è stata quindi notificata una sanzione di 173 euro, cadauna; i locali cucina di entrambi gli esercizi hanno poi evidenziato carenze strutturali che hanno comportato una sanzione di 2000 euro, cadauna; in un caso è emersa anche l’assenza di autorizzazione sanitaria, motivo per cui è stata elevata un’ulteriore sanzione di 3000 euro.