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Camorra: Libera, in Veneto la mafia percepita come fenomeno marginale (2)
(AdnKronos) - Tra i fattori sociali considerati rilevanti per l’adesione a gruppi mafiosi spiccano da un lato il ruolo della famiglia e del contesto di riferimento, seguono le difficoltà economiche e in ambito lavorativo. Guardando alle motivazioni individuali che spingono un individuo ad aderire alla mafia, prevale tra i rispondenti l’idea che l’affiliazione mafiosa sia legata alla possibilità di ottenere guadagni facili e, in seconda battuta, alla ricerca di prestigio e potere. Sulla percezione della diffusione della corruzione in Veneto quasi la metà degli intervistati (44%) ritiene che la corruzione sia “abbastanza” presente nel territorio regionale, mentre soltanto uno su dieci la ritiene molto diffusa. Circa un rispondente veneto su cinque dichiara di conoscere personalmente o di aver conosciuto in passato qualcuno coinvolto in pratiche corruttive (aver ricevuto o aver offerto tangenti e/o favori indebiti). La conoscenza diretta è più diffusa tra gli adulti. Tra le figure più coinvolte in pratiche corruttive, secondo gli intervistati, ci sono innanzitutto esponenti politici – membri del governo, del parlamento(56.2%) e dei partiti politici (50,5%) – quindi i funzionari pubblici – coloro che assegnano gli appalti(37,8%) e, più in generale, gli imprenditori(26,2%) e gli amministratori locali(19,8%). I motivi principali per cui gli episodi di corruzione non vengono denunciati, scelti tra una rosa ampia di possibilità (potendone selezionare fino a tre), sono primariamente il timore per le conseguenze della denuncia e, in seconda battuta, la paura che l’intero sistema sia corrotto, compresi coloro che dovrebbero raccogliere la segnalazione, la difficoltà di dimostrare la corruzione e la rassegnazione determinata da una presunta inutilità della denuncia. Il 16,4% dei rispondenti in Veneto , afferma infine che coloro che non presentano denuncia di fronte a fenomeni corruttivi perché ritengono la corruzione un fatto normale.