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Migranti: al via sgombero Cara Mineo, direttore 'nessuna deportazione'

AdnKronos

Palermo, 7 feb. (AdnKronos) - (di Rossana Lo Castro) Nessuna "deportazione", ma trasferimenti programmati. Francesco Magnano, direttore del Cara di Mineo, sgombera subito il campo da ogni equivoco. "Le uscite avvengono in maniera controllata e tutti gli ospiti sono avvisati con ampio anticipo in modo da prepararsi per tempo" dice all'Adnkronos. I primi 50, tutti uomini, oggi lasceranno la struttura a bordo di un pullman. "Andranno in centri più piccoli a Siracusa, a Ragusa e a Trapani - spiega -. E' nella natura delle cose. Non c'è nessuna novità. Da dieci anni mi occupo di immigrazione e da sempre gli ospiti sono stati presi da un centro di accoglienza e per questioni logistiche e organizzative portati in altre strutture. Il Cara è un centro di accoglienza per richiedenti asilo, non un posto dove trascorrere tutta la propria esistenza umana". Nella struttura, che il capo del Viminale ha annunciato di voler chiudere entro l'anno, ci sono attualmente circa 1.250 ospiti, tra cui 130 donne e circa 85 minori. Altri 50 lasceranno il centro il prossimo 17 febbraio e altrettanti il 27. Scendendo sotto soglia 1.200, quella che, in base a una clausola di salvaguardia, consente a gestori e Governo di poter rescindere il contratto senza pagare penali. "Con questi ritmi lo svuotamento arriverà prima della fine dell'anno" dice Magnano. Anche perché non tutti i migranti aspettano di essere trasferiti. Alcuni se ne vanno autonomamente. Adesso, però, sono più preoccupati. "Vedono la tv, sentono le notizie, sono molto informati - dice il direttore -. Conoscono Salvini e il progetto del ministero, sanno che dentro il Cara nei prossimi mesi si assottiglierà la popolazione e sono pronti a questo avvenimento. Oggi avviseremo coloro i quali saranno trasferiti il prossimo 17 febbraio".