cronaca

Zingaretti: "A Roma serve una discarica di servizio"

AdnKronos

Roma, 31 gen. - (AdnKronos) - "Secondo noi Roma ha bisogno di una discarica di servizio. Siamo pronti a ricrederci se non fosse così, anche se io non lo credo. Bisogna, con grande responsabilità, individuare un sito". E' quanto ha dichiarato il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, presso la sede della Regione, illustrando i contenuti e gli obiettivi del nuovo Piano regionale dei rifiuti del Lazio. "Noi facciamo delle valutazioni - ha aggiunto - Se Roma raggiunge livelli di differenziata tali e di gestione dei rifiuti ottimali, per cui la discarica non servirà, io sarò contento di essermi sbagliato". "Di fronte al trend e ai ritmi attuali, al fatto poi che ogni 20 giorni devo cercare un presidente di regione che prenda i rifiuti di Roma - ha detto Zingaretti - abbiamo il dovere morale di indicare le soluzioni più congrue e cioè che una città di tre milioni di abitanti deve avere un sito dove far conferire materiale trattato. E lo dico con spirito di collaborazione perché se creiamo mostri, fra di noi, è evidente che i cittadini hanno paura". Illustrando poi i contenuti del nuovo Piano regionale dei rifiuti del Lazio (2019-2025), approvato dalla giunta, in attesa di passare all'esame del Consiglio regionale per la sua definitiva approvazione, Zingaretti ha spiegato gli obiettivi: "Entro il 2025 raccolta differenziata al 70 per cento. Oggi lanciamo la nostra sfida. Penso sia un obiettivo credibile perché in questi anni abbiamo avuto un incremento straordinario". Oggi sul piano dei rifiuti del Lazio, approvato dalla giunta Zingaretti, c'è stata bagarre in assemblea capitolina tra i consiglieri del M5S e del Pd. "E' notizia di oggi che la regione Lazio ha presentato le linee guida sul piano rifiuti che prevede, dopo sette anni senza fare niente, una nuova Malagrotta", ha detto in Aula il consigliere del M5S Pietro Calabrese, più volte richiamato dal presidente dell'Assemblea capitolina Marcello de Vito. "Una nuova Malagrotta a Roma e in provincia noi non la faremo mai. Zingaretti e il Pd si mettano l'anima in pace", ha continuato Calabrese, alzando i toni e guadagnandosi un'espulsione dall'aula Giulio Cesare. "Buffoni", hanno urlato i consiglieri dem.