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Battisti: Gruppo Zaia, si chiude una pagina, ma resta vergogna di 40 anni di protezione

AdnKronos

Venezia, 14 gen. (AdnKronos) - “Finalmente stamattina abbiamo assistito al rientro in Italia del colpevole della morte di molti innocenti, di una persona che è riuscita a farla franca per 38 anni grazie alla connivenza di esponenti politici di sinistra. Oggi possiamo dire che inizia una nuova pagina per i familiari delle vittime e per l’Italia intera, che può ottenere giustizia e andare avanti”. Con queste parole, il consigliere regionale di Zaia Presidente, Luciano Sandonà, commenta così “il rientro in Italia del terrorista Cesare Battisti, arrestato sabato in Bolivia e atterrato stamattina a Roma, dove è stato preso in carica dalla Polizia italiana”. “Di questi quattro, lunghi decenni di latitanza – puntualizza il consigliere regionale - resta la vergogna della protezione di un pluriomicida, prima da parte della Francia, attraverso la cosiddetta ‘dottrina Mitterand’, e poi dal Governo Brasiliano guidato dall’ex presidente Lula, che, offrendogli aiuto, si sono resi complici dei suoi atroci reati”.