cronaca
A Prindex premio Open accelerator per test sclerosi dal sangue
Milano, 30 nov. (AdnKronos Salute) - E' stato assegnato alla start-up di Napoli Prindex il premio Open Accelerator per aver messo a punto un sistema per fare diagnosi di sclerosi multipla direttamente dal sangue. La premiazione si è svolta a Bresso presso il campus scientifico OpenZone, del gruppo farmaceutico Zambon. Obiettivo del programma Open Accelerator, giunto alla terza edizione, è quello di premiare le start-up più meritevoli scelte tra diversi candidati italiani e internazionali. In questa edizione aveva come focus specifico le aree terapeutiche del Sistema nervoso centrale e Respiratorio, incluse le malattie rare. I ricercatori e gli scienziati che hanno partecipato hanno potuto dialogare con il mondo dell'imprenditoria in un modo assolutamente nuovo e importante. La ricerca si trasforma in impresa per migliorare le cure e la qualità di vita delle persone, questo il messaggio lanciato dall'iniziativa. Oltre alla Prindex sono state premiate a Bresso startup nazionali e internazionali nelle aree terapeutiche del Sistema nervoso centrale e del Respiratorio con investimenti seed fino a 100.000 euro e la possibilità di avviare una partnership strategica con Zambon. "Siamo convinti, venendo da 112 anni di vita e start-up - ha detto Elena Zambon, presidente della società - come azienda che opera nel mondo delle conoscenze e perennemente sfidata dall’innovazione, che sia nostra responsabilità fertilizzare con una serie di elementi il campo e creare imprenditorialità in un paese che ha sempre espresso anche da un punto di vista della ricerca grandi competenze. Credo che l’unione dei due mondi Scienza e Imprenditorialità faccia diventare quelli che sono progetti di ricerca in opportunità trasformandoli in innovazioni che poi vadano a beneficio dei pazienti. Mai prima d’ora in un campus come OpenZone, c’è la possibilità di creare ponti tra competenze diverse". Il progetto sottolinea l’importanza dell’innovazione in ottica Open: "In un mondo così complesso, continuamente in accelerazione - aggiunge - credo che tutte le nuove tecnologie e il mondo digitale che entrano nella salute, aiutino a rendere sostenibile e dare un livello di vita migliore fornendo competenze che difficilmente un’azienda chiusa in se stessa può dare. Il progresso scientifico deve creare ponti tra diverse competenze aprendosi e pensare sulla base di una fiducia reciproca di reimpostare quello spirito ispiratore che Gaetano Zambon, fondatore di questa azienda, ha sempre dato come elemento chiave di successo".