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Sanità: in Veneto primo prelievo di rene in chirurgia robotica (2)
(AdnKronos) - L’elaborazione del software robotico ottimizza la visione e la cura dei dettagli durante l’intervento. La visione magnificata, la cura del dettaglio - dove si vedono anche i vasi sanguigni di piccolissime dimensioni - ha consentito di evitare anche il minimo sanguinamento. Sono bastate solo due dita per manovrare i sensibilissimi joystick del robot connessi a strumenti di piccolissime dimensioni e alta precisione. Il rene prelevato è stato subito raffreddato in ghiaccio e perfuso con un’apposita soluzione. A questo punto era pronta la seconda equipe nella sala operatoria sottostante guidata da Paolo Rigotti direttore del Centro Trapianti Rene e Pancreas dell’Azienda Ospedaliera/Università di Padova che è stato coadiuvato dal chirurgo Francesco Tuci e dal personale anestesiologico: Paolo Feltracco, Helmut Galligioni, Maurizio Furnari. Impegnato anche personale infermieristico e operatori tecnici: Rebecca Pranovi, Roberta Schievano, Romeo Vanzetto, Giovanni Arcuti, Silvana Chinello, Luisa Rigato. Espiantato il rene malato, è stato immediatamente trapiantato l’organo sano. Questo secondo intervento svoltosi con susseguenza di fasi per via tradizionale, è durato circa un’ora e mezza e il rene sano trapiantato nell’arco di un'ora ha ripreso prontamente a funzionare.