sicilia

Sicilia: assenteismo in assessorato, Gdf 'sistema consolidato'

AdnKronos

Palermo, 27 nov. (AdnKronos) - C'era chi si allontanava per andare al mercato a fare la spesa e chi per raggiungere l'aeroporto 'Falcone Borsellino', c'era la moglie che timbrava il cartellino del marito mentre lui accompagnava a scuola la figlia. E ancora la convivente di un dipendente, che in assessorato non lavorava, che entrava tranquillamente nei locali e timbrava l'uscita del compagno che si trovava altrove e, persino, il pensionato che in assessorato dopo anni di servizio tornava di tanto in tanto per dare una mano a terminare le pratiche. Tutti entravano e uscivano in completa autonomia dall'assessorato regionale alla Salute di piazza Ottavio Ziino, a Palermo. Quella scoperchiata dalla Guardia di finanza di Palermo era "una consolidata prassi di assenteismo ingiustificato". Sono 42 le persone finite sotto inchiesta dopo l'indagine delle Fiamme gialle, scattata nel novembre del 2016, dopo la segnalazione di una moglie gelosa. Convinta che il marito la tradisse e che gli altri dipendenti dell'assessorato lo coprissero, per vendicarsi ha fatto una segnalazione al 117. Nomi e cognomi di chi dall'ufficio si allontanava o proprio non metteva piedi, risultando, però, in servizio e non perdendo neppure un euro di stipendio. "La signora ha raccontato degli strani movimenti del marito e di altri - spiega all'Adnkronos il comandante del gruppo Guardia di finanza Palermo, il colonnello Alessandro Coscarelli -. Così sono scattati prima gli appostamenti, i pedinamenti e successivamente gli accertamenti tramite l’utilizzo di microspie". Il marito non era un dipendente fantasma, ma altri 42 sì.