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Grande Guerra: vescovo Padova, costruire la pace sempre e in ogni luogo
Padova, 3 nov. (AdnKronos) - "La celebrazione dei 100 anni dalla firma dell’Armistizio, che pose fine al conflitto tra Italia e Austria-Ungheria, e che favorì la fine della Grande Guerra, è l’occasione per volgere il pensiero a fatti lontani nel tempo, ma profondamente scolpiti nella storia del nostro territorio e anche della Chiesa di Padova, e per rileggere con gli occhi di oggi l’insegnamento e il monito della Storia". In occasione dell’anniversario della firma dell’Armistizio il vescovo di Padova, mons. Claudio Cipolla, ha scritto un messaggio che verrà letto stamane nel corso delle celebrazioni che si stanno tenendo a Villa Giusti "La “firma per la pace” arrivò finalmente il 3 novembre, nel pomeriggio, a Villa Giusti, in terra padovana. Le campane della vicina chiesa di Mandria alle 18.39 suonarono, e ad esse fecero eco le campane di tutta la città. Il desiderio di pace diventava realtà, e il suono festoso delle campane esprimeva la gioia di tutti", ricorda il vescovo di padova. "È importante, nel momento e nel luogo in cui fu apposta la “firma per la pace”, che in tutti noi ritrovi slancio e possibilità di esprimersi quell’intenso desiderio di pace. Il nostro pensiero va prima di tutto a quegli “angoli di mondo” – e non sono pochi – in cui il conflitto armato è presente, troppo spesso dimenticato, a volte anche alimentato dall’esterno. Papa Francesco non si stanca di ripeterci che anche oggi si sta combattendo una terza guerra mondiale a pezzetti: non deve pertanto spegnersi l’impegno di tutti (a partire da chi ha grandi responsabilità politiche ed economiche) a costruire la pace, sempre e in ogni luogo", avverte.