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Il pm: "Caso Cucchi costellato di falsi"

AdnKronos

Roma, 24 ott. (Adnkronos) - "Questa storia è costellata di falsi, subito dopo il pestaggio, e proseguita in maniera ossessiva subito dopo la morte di Cucchi, c’è stata un'attività di inquinamento probatorio indirizzando in modo scientifico prove verso persone che non avevano alcuna responsabilità e che sono state sottoposte a giudizio fino in Cassazione e ora sono parte civile perché vittime di calunnie". Lo ha detto il pm Giovanni Musarò, depositando nuovi atti istruttori in apertura della nuova udienza del processo bis sulla morte di Stefano Cucchi, il geometra di 31 anni deceduto all'ospedale Pertini il 22 ottobre 2009, sei giorni dopo essere stato arrestato per detenzione di stupefacenti. "Quello che ha detto il carabiniere Francesco Di Sano nell'udienza del 17 aprile è vero - ha aggiunto il pm - la modifica della annotazione di servizio sullo stato di salute di Cucchi non fu frutto di una decisione estemporanea e autonoma, ma fu l’esecuzione di un ordine veicolata dal comando di stazione, che a sua volta aveva recepito un ordine dal comandante di compagnia, che a sua volta aveva recepito un ordine dal gruppo. Solo così si può capire il clima che si respirava in quei giorni - ha detto Musarò - e perché quella annotazione del 22 ottobre sia stata fatta sparire senza che nessuno ne parlasse per nove anni".