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Scuola: Gruppo Zaia, buono libri, nessuna discriminazione

AdnKronos

Venezia, 15 ott. (AdnKronos) - “Il primo a discriminare è il Partito Democratico veneto, che vorrebbe gli italiani sobbarcati di autorizzazioni e documenti, e gli stranieri di eccezioni e proroghe. Noi sosteniamo che se una Legge c’è, la devono rispettare tutti”. Sono le affermazioni, affidate a una nota, della Capogruppo in Consiglio regionale del Veneto Silvia Rizzotto (Zaia Presidente) che aggiunge: “Dopo aver letto le dichiarazioni dei colleghi del Partito Democratico, mi viene il sospetto che il Pd veneto, non trovando gran sostegno dai Veneti, punti sempre più a diventare il sindacato degli extracomunitari". "Faccio però notare che la Legge Regionale prevede soltanto di integrare la domanda nei casi di contributi a carico della Regione con una dichiarazione sostitutiva ai sensi di una legge nazionale, ovvero il DPR 445/2000. Non riesco a capire perché, secondo il PD veneto, un cittadino italiano dovrebbe essere tenuto a dichiarare i propri redditi e le proprie proprietà, e uno straniero, no. Perfino la Regione Toscana, un tempo ‘rossa’, chiede già dal 1996, per l'assegnazione di alloggi popolari, la verifica sulla proprietà di immobili ubicati anche all'estero”, sottolinea. “Il Partito Democratico ora accusa di problemi burocratici, quando la Legge Regionale è stata approvata dal Consiglio Regionale il 30 Gennaio scorso. Dove erano in questi mesi? All’Anci Veneto rammento - conclude Rizzotto - che la Delibera di Giunta che disciplina il ‘buono-libri’ risale a luglio e che la Regione ha inviato ai Comuni già un mese fa le istruzioni operative su come dare applicazioni del bando. Lo sa questo l'Anci regionale?”.