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Sanità: prima donazione a cuore fermo in Veneto

AdnKronos

Venezia, 11 ott. (AdnKronos) - Il Centro Regionale Trapianti (CRT) ha ufficializzato poco fa la notizia che, per la prima volta in Veneto, è stata portata a termine una procedura di donazione a cuore fermo (organo, quindi, non trapiantabile) grazie alla quale sono stati resi disponibili polmoni, fegato e reni per pazienti che si trovavano in lista d’attesa. “La donazione di organi a cuore fermo – precisano gli esperti del CRT – dopo diagnosi di morte con criterio cardiologico, si è così affiancata definitivamente a completare la realtà regionale già consolidata della donazione a cuore battente, dopo diagnosi con criterio neurologico. Essa rappresenta una ulteriore opportunità, resa pienamente possibile dalla normativa vigente e dalle attuali tecnologie, per offrire, dopo la diagnosi di morte, a coloro che si sono espressi in vita a favore della donazione, l’opportunità di vedere concretizzata la loro volontà, nonché un potente strumento per l’ampliamento della proposta di organi destinati ai pazienti in lista d’attesa al trapianto. In Veneto, il programma di donazione a cuore fermo è attivo dall’inizio del 2017 presso l’ Azienda Ospedaliera di Padova; nello scorso anno erano stati gestiti 4 potenziali donatori a cuore fermo, ma, a seguito delle valutazioni di idoneità degli organi e di sicurezza per i riceventi, non era stato possibile procedere al loro impiego per trapianto”.