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Caso Yara: Dna e movente, tutti gli indizi contro Bossetti/scheda (2)
(AdnKronos) - Dna - La traccia biologica (rinominata 31G20) trovata su slip e leggings della vittima attribuita a 'Ignoto 1' è il faro dell'indagine. Una prova significativa perché trovata su un indumento intimo. Una traccia mista, forse sangue, il cui match arriva dopo un'indagine faticosa: si risale al padre del presunto colpevole (Giuseppe Guerinoni, viene riesumata la salma), poi alla madre (Ester Arzuffi) che nega la relazione clandestina. Una consulenza della procura evidenzia un'anomalia nel reperto: il Dna nucleare combacia con il sospettato, non il mitocondriale (indica la linea materna). Per il procuratore generale Marco Martani, l'analisi della traccia genetica porta a "risultati rassicuranti" con una "probabilità statistica che diventa assoluta certezza". L'assenza del Dna mitocondriale "non inficia in alcun modo la valenza del nucleare, l'unico che identifica in maniera certa una persona". Il profilo genetico è la prova che Bossetti, attratto dalle 13enni, è l'autore dell'omicidio. Per i difensori Claudio Salvagni e Paolo Camporini quel Dna non è dell'imputato e "ha talmente tante criticità (261) che sono più i suoi difetti che i suoi marcatori". L'assenza di mitocondriale va 'risolta' concedendo una perizia, non chiedendo "un atto di fede". Movente - Bossetti, che non conosceva Yara, non sa spiegare perché il suo Dna si trova sugli indumenti della vittima e alcune intercettazioni in carcere sulla descrizione del campo di Chignolo lo tradirebbero. L'uomo "attratto dalle ragazzine" potrebbe aver tentato un "approccio sessuale" poi sfociato nel delitto. Nulla, invece, per la difesa è certo: né l'orario, né il luogo della morte. L'imputato non ha nessuna perversione: le ricerche fatte con un computer presente in casa sono successive alla morte della 13enne e "sono lecite".