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Al via RiVending, nuova vita a bicchieri e palette del caffè

AdnKronos

Roma, 5 ott. (AdnKronos) - L'economia circolare entra nel vending grazie a RiVending, ciclo virtuoso di recupero e riciclo di bicchieri e palette in plastica per distributori automatici. Un progetto voluto da Confida - Associazione Italiana Distribuzione Automatica, Corepla - Consorzio Nazionale per la Raccolta e il Recupero degli Imballaggi in Plastica, Unionplast - Unione Nazionale Industrie Trasformatrici Materie Plastiche (Federazione Gomma Plastica). Il progetto nasce con l’idea di rendere più sostenibile il riciclo dei bicchieri di plastica utilizzati nel vending, attività di vendita e somministrazione di bevande e prodotti alimentari tramite distributori automatici, creando un 'ciclo chiuso' conforme alle richieste dell’Unione Europea nell’ottica di una efficiente economia circolare. "Tutti, sempre e ovunque è il nostro impegno per massimizzare il riciclo degli imballaggi in plastica - precisa Antonello Ciotti, presidente Corepla - Questo progetto ben si inserisce nell'ambito delle numerose iniziative che stiamo portando avanti con azioni mirate, in settori specifici, in un'ottica di vera economia circolare". Il progetto pilota, patrocinato dal Comune di Parma, è coordinato sul territorio da Flo Spa (Fontanellato, Parma), produttore di bicchieri monouso. Si svolgerà con la partecipazione di Molinari Buonristoro e Gesa Vending, aziende di gestione di distributori automatici, e col supporto di Iren, azienda multiservizi che si occupa, anche per la provincia di Parma, del ciclo integrato di gestione dei rifiuti. Ma come funzionerà RiVending? I consumatori dei distributori automatici, dopo aver gustato il caffè, saranno invitati a buttare bicchierino e paletta in un apposito contenitore che permetterà di isolare il materiale plastico di cui sono fatti dagli altri imballaggi in plastica. Questo contenitore avrà al suo interno un sacchetto di colore verde che sarà ritirato insieme al resto della raccolta differenziata da Iren, la società incaricata del servizio nella città di Parma. Questo ciclo virtuoso di raccolta e riciclo dei bicchierini e palette del vending permetterà innanzitutto di semplificare il processo di selezione del materiale e di recuperare una plastica di altissima qualità e valore con cui si potranno creare nuovi prodotti. L’obiettivo finale del progetto è però quello di trasformare il bicchiere usato in un nuovo bicchiere creando così nel settore un’efficiente economia circolare. I bicchieri e le palette per la distribuzione automatica sono contenitori tecnici realizzati al 100% in polistirolo. Inoltre sono prodotti utilizzati e smaltiti spesso in prossimità del distributore, quindi facilmente recuperabili, e 'puliti' perché contengono per lo più residui che si possono eliminare con un semplice lavaggio. "I prodotti monouso di plastica del nostro settore - precisa Massimo Trapletti, presidente di Confida - sono da sempre recuperati e riciclati all’interno della raccolta della plastica in quanto le locazioni in cui si consumano i nostri prodotti sono al 97% luoghi chiusi (uffici, fabbriche, università, ospedali e uffici pubblici). Ma oggi vogliamo fare un passo ulteriore in avanti, creando un circuito di recupero e riciclo separato, un circuito chiuso che possa portare in pochi anni ad una completa economia circolare". Al progetto pilota di RiVending hanno già aderito importanti aziende ed enti presenti sul territorio di Parma e Provincia, tra i quali Comune di Parma, Università di Parma, la stessa Iren, Barilla Spa e Gazzetta di Parma. Una volta conclusa questa fase pilota, l’obiettivo è di estendere RiVending all’intera città di Parma per poi interessare anche altre Province del territorio italiano. Da ricordare che l’Italia è il primo Paese per numero di distributori automatici, diffusi principalmente nell’industria, seguita dagli uffici privati, dal commercio, dal mondo della scuola e delle università, dagli ospedali e dagli uffici pubblici. Un settore, quello del vending, che in Italia interessa oltre 20 milioni di consumatori ed impiega ben 35mila persone.