cronaca
Caccia: Consiglio Regione Lombardia non vota su progetti legge (3)
(AdnKronos) - Il relatore Massardi nel suo intervento in aula ha espresso “profondo dispiacimento nel constatare che su questi progetti di legge in materia venatoria è mancata oggi piena condivisione in maggioranza e anche nel suo stesso gruppo, e che purtroppo la bocciatura dei due provvedimenti non consentirà per questa stagione venatoria il ricorso all’utilizzo dei richiami vivi e la pratica della caccia in deroga, che non viene più praticata in Lombardia da sette anni”. L'assessore regionale all’Agricoltura, Fabio Rolfi, ha detto che istituirà "un tavolo tecnico e politico con gruppi consiliari e associazioni venatorie per studiare il percorso più efficace per il 2019, ma purtroppo ci scontriamo ancora una volta contro l’atteggiamento ideologico e politicizzato di Ispra. Ora serve necessariamente una azione politica forte anche a livello parlamentare per ripristinare e valorizzare una tradizione radicata e utile alla gestione dell'ecosistema come quella venatoria". In riferimento alla lettera inviata nei giorni scorsi agli uffici di giunta e Consiglio regionale dal Ministero dell’Ambiente in cui si esprimevano forti riserve sui contenuti dei provvedimenti oggi in discussione in aula, il consigliere della Lega Andrea Monti ha lamentato come “è bene interrogarsi se questo Consiglio sia libero di esprimersi liberamente e in autonomia o se l’assemblea regionale lombarda sia invece stata posta sotto la tutela del governo di Roma”. A tal proposito, il presidente del Consiglio regionale Alessandro Fermi ha evidenziato come il Consiglio regionale si sia espresso in piena autonomia votando sulle questioni pregiudiziali, fermo restando che ogni consigliere resta libero in sede di voto di fare le proprie valutazioni politiche e personali.