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Nobel: prof. Viola (Unipd), l'immunoterapia è strategia rivoluzionaria per il futuro

AdnKronos

Padova, 1 ott. (AdnKronos) - Il premio Nobel per la Medicina è appena stato assegnato all’americano James P. Allison e al giapponese Tasuku Honjo per i loro studi immunologici che hanno portato a nuovi sviluppi per la cura del tumore. "È un riconoscimento che sottolinea l’importanza della ricerca di base, quella ricerca da cui i due premiati - insieme a centinaia di altri immunologi sparsi nei vari centri di ricerca del mondo - sono partiti molti anni fa, cercando di capire come si attivano i linfociti T", Commenta la prof.ssa Antonella Viola, Ordinario di Patologia generale al Dipartimento di Biomedicina dell’Università di Padova e Direttrice scientifica dell’Istituto di Ricerca pediatrica Città della Speranza. "È un riconoscimento alla tenacia e alla dedizione di chi ha creduto per anni, nello scetticismo generale, che il sistema immunitario potesse rappresentare un’efficace arma per combattere i tumori - spiega - E, naturalmente, è una promessa per il futuro. L’immunoterapia dei tumori basata su anticorpi monoclonali in grado di riattivare la risposta immunitaria del paziente o quella basata sull’ingegnerizzazione di linfociti armati per riconoscere ed eliminare le cellule tumorali (terapia con cellule CAR-T) rappresentano una strategia rivoluzionaria per il futuro della medicina".