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Mafia: appello Cuttaia (Antiracket) al Governo, cambiare presto normativa

AdnKronos

Palermo, 29 ago. (AdnKronos) - "Per potere raggiungere al più presto risultati positivi" sul fronte dell'antiracket "va adeguata la normativa, che risale ormai a più di 20 anni fa, quando c'erano situazioni diverse". E' l'accorato appello lanciato dal Commissario nazionale antiracket Domenico Cuttaia "al Governo e al Parlamento". "La lotta al racket è una materia trasversale - dice ancora Cuttaia - guai a pensare che riguardi solo alcune parti politiche, ecco perché va affrontata da tutti, a partire dal Governo al Parlamento". E annuncia che si "prodigherà per predisporre" degli schemi "augurandomi che poi vengano tradotti in norme". "Purtroppo - aggiunge Cuttaia, che oggi a Palermo partecipa alle commemorazioni di Libero Grassi, l'imprenditore ucciso dalla mafia il 29 agosto 1991 -dobbiamo anche fare i conti con i tempi che abbiamo a disposizione". E spiega: "L'anno scorso sia la Commissione giustizia che la Commissione antimafia avevano recepito in senso positivo alcune indicazioni che avevamo fornito ma poi il termine della legislatura non ha consentito di andare avanti". E "anche questa legislatura ancora non è entrata pienamente in attività, dobbiamo recuperare il tempo perduto". Il Commissario nazionale antiracket fa, quindi, delle proposte di adeguamento della normativa: "Intanto - spiega Cuttaia -dobbiamo essere più solleciti per quanto riguarda il sostegno economico da dare alle vittime. I tempi devono essere rapidissimi, quindi serve un sistema che consenta una maggiore rapidità dei tempi". Per Domenico Cuttaia "è anche importante introdurre degli elementi che facciano sì che la denuncia sia estremamente conveniente. Oggi la legislazione è ferma al ristoro dei danni, ma spesso i danni non si vedono. Perché l'estorsione ormai viene esplicata in modo molto più sofisticata rispetto al passato".