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"Migranti sbarcheranno nelle prossime ore"
Catania, 25 ago. (Adnkronos) - Cominceranno tra poco le operazioni di sbarco dalla nave Diciotti a Catania. Gli immigrati, si apprende da fonti del Viminale, saranno portati in un centro a Messina, e poi cominceranno le operazioni di distribuzione che coinvolgeranno anche la Chiesa italiana oltre ad Albania e Irlanda. "Ringrazio la Chiesa" ha detto il vicepremier e ministro dell'Interno Matteo Salvini, indagato con un capo di gabinetto per la vicenda dalla procura di Agrigento. "I migranti sbarcheranno nelle prossime ore. Abbiamo risolto il problema degli immigrati a Catania, lo abbiamo risolto in questi minuti e gli italiani non pagheranno una lira" ha detto in serata, mentre oggi nel pomeriggio ne erano sbarcati 13 per motivi sanitari. Avrebbero dovuto essere in 17, ma 4 donne si sono rifiutate di scendere dalla nave Diciotti, perché intendono farlo solo con i loro compagni per i quali, però, è necessaria una preventiva autorizzazione del Viminale. CHI E' GIA' SCESO - Per ora sono 13 i migranti, 6 uomini e 7 donne, scesi dalla nave. Cinque uomini anno la scabbia, oltre che soffrire di malattie respiratorie infettive come la polmonite o la tubercolosi, e il sesto un'infezione urinaria. I sei uomini saranno portati nel centro di biocontenimento dell'ospedale Garibaldi centro. Sono state tutte stuprate in Libia le 11 donne, di cui 7 saranno ricoverate al reparto di Ginecologia del 'Garibaldi' di Nesima. I medici hanno accertato i segni delle violenze subite nei centri dei trafficanti di esseri umani. ALBANIA ACCOGLIERA' 20 MIGRANTI - Venti profughi della Diciotti saranno accolti dall'Albania. A dirlo con un tweet il "ministro degli Affari Esteri Enzo Moavero Milanesi" che ringrazia il Paese per il "segnale di grande solidarietà e amicizia molto apprezzato dall'Italia". "Non possiamo sostituire #Europa, ma siamo sempre qui - twitta il ministro degli Esteri albanese, Ditmir Bushati -, dall'altra parte di un mare dove una volta eravamo gli Eritrei che soffrivano per giorni e notti in mezzo al mare, in attesa che l'Europa si svegliasse! Ieri l'Italia ci ha salvato e oggi siamo pronti a dare una mano". SCONTRO ITALIA-UE - "Visto che in Europa sanno dire solo 'no, no, no', quando arriverà il momento di votare i loro bilanci, noi diremo 'no, no, no'. La musica è cambiata" ha detto in serata Salvini. "C'è un bilancio che l'Europa dovrà approvare all'unanimità per spendere i soldi che gli diamo, il voto dell'Italia non c'è e non ci sarà" aveva già anticipato nel pomeriggio. "Non è l'Italia che ha bisogno dell'Europa è l'Europa che ha bisogno dell'Italia - ha conclude Salvini -. Fino a ieri l'Europa ha spremuto l'Italia come un limone, prendendo miliardi di euro e danneggiando i nostri agricoltori, pescatori, commercianti, lavoratori, risparmiatori, pensionati. Adesso la musica è cambiata, non c'è più un governo schiavo, non c'è più un governo complice, non c'è più un governo di servi. C'è un governo che non deve dire grazie a nessuno ma difende gli interessi dell'Italia. Questo vale per le concessioni dei signori Benetton e per i voti in Europa".